Condò: 'Difficile capire perché Motta non abbia richiesto Zirkzee a Giuntoli'
Paolo Condò, nella sua valutazione su Repubblica, riflette sulle scelte tattiche e sugli sviluppi dell'assemblaggio della Juventus sotto la guida tecnica di Thiago Motta. In particolare, si sofferma sulla differenza tra due attaccanti di riferimento: Dusan Vlahovic e Joshua Zirkzee, mettendo in luce le sfide affrontate dal tecnico bianconero nel creare un’identità di gioco simile a quella del suo Bologna.
Zirkzee, l'occasione mancata
Secondo Condò, Zirkzee, ora al Manchester United, è stato un giocatore importante nel Bologna di Motta, una punta in grado di muoversi tra le linee e di costruire occasioni da gol per i compagni. L’esempio riportato è quello della recente prestazione contro il Crystal Palace, dove l'olandese ha messo in condizione Garnacho e Bruno Fernandes di segnare, ma i compagni hanno fallito. Condò sottolinea che Zirkzee è un giocatore con una visione importante. Il giornalista sportivo ha aggiunto: 'E' difficile capire perché Thiago Motta non abbia richiesto Zirkzee a Giuntoli'.
Il confronto con Vlahovic
La risposta, secondo Condò, è da ricercare in Dusan Vlahovic. La punta serba è descritto come un centravanti di tipo completamente diverso rispetto a Zirkzee. Vlahovic è una punta che finalizza il gioco e, se servito nel modo giusto, può essere decisivo sotto porta. Tuttavia, Condò evidenzia le problematiche del giocatore della nazionale della Serbia nel dialogare con i compagni e nel partecipare alla costruzione del gioco, suggerendo che questa sia una delle sfide principali per il tecnico della Juventus Thiago Motta.
Il difficile assemblaggio della Juve
La Juventus di Thiago Motta, secondo il giornalista sportivo, è ancora in fase di costruzione, complice la quantità di "pezzi nuovi" che rendono impegnativo il processo di assemblaggio. Tuttavia, il tempo necessario per plasmare la squadra verso uno stile di gioco più fluido e dialogante sembra essere in contrasto con l’approccio di Vlahovic, che richiede un sistema più verticale e diretto.