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Forlan: "Luis Suarez compatibile con Morata. Juve, come si fa a discutere CR7?"
Diego Forlan torna in pista e riparte dal Club Atlético Atenas. Appesi gli scarpini al chiodo nell'agosto del 2019, il leggendario attaccante ex - tra le tante - di Manchester United, Villarreal, Atletico Madrid e Inter ha subito iniziato infatti una nuova carriera da allenatore. Prima al Peñarol, il club del suo cuore, e ora nella Segunda División del suo Uruguay. Un nuovo traguardo che El Cacha ha scelto di commentare proprio ai microfoni esclusivi di TuttoMercatoWeb.com, ripercorrendo al contempo la sua lunga carriera da bomber e analizzando i temi più attuali del calcio internazionale, durante uno speciale one to one organizzato da LaLiga.
Forlan, partiamo ovviamente dall'ultima grande novità: che sensazioni ha in vista di questa nuova avventura in panchina?
"Sono molto contento di ripartire. Non ho mai lasciato il calcio, tra la collaborazione ancora attuale con LaLiga nei panni di ambasciatore e la mia nuova vita da allenatore. Ho guidato qualche mese il Peñarol e, da qualche ora, sono ufficialmente il tecnico del Club Atlético Atenas a San Carlos. Ho grande entusiasmo".
Ha parlato lei stesso de LaLiga, restiamo quindi in Spagna: il suo Atleti si sta facendo scappare il titolo?
"Non credo, mancano ancora tante partite alla fine del campionato. Una stagione è sempre lunga e piena di insidie, non è facile mantenere un distacco così importante come quello che l'Atletico Madrid aveva sulle sue inseguitrici. Non dimentichiamoci poi che i colchoneros sono ancora primi a quota 63 punti, a +4 sul Barcellona e +6 sul Real Madrid. Queda mucha Liga e gli scontri diretti saranno veramente importanti".
A trascinare i biancorossi verso il titolo, o quantomeno a provarci, è il suo connazionale Luis Suarez: se lo aspettava così decisivo in termini di reti anche a Madrid?
"Assolutamente sì. Luis si è inserito molto bene all'Atletico Madrid e ha ripagato la fiducia del club biancorosso facendo fin dall'inizio quello che sa fare meglio: i gol. È già arrivato a quota 18 centri in questa stagione e, conoscendolo bene, non vorrà fermarsi qui. Sono sincero, non mi sorprende affatto".
Come giudica l'avvicendamento nell'attacco di Simeone della scorsa estate? Fuori Morata (in prestito), dentro Luis Suarez.
"Anche Morata ha segnato dei gol importanti con la Juve, offrendo un ottimo rendimento in Italia. In entrambi i trasferimenti ha pesato la volontà personale dei due calciatori, che io non posso certo commentare da fuori, ma parliamo senza alcun dubbio di due attaccanti di prima qualità che potrebbero anche giocare insieme un domani. Alvaro conosceva bene la Juve e proprio lì ha deciso di tornare per sentirsi protagonista, ben adattandosi al fianco di Cristiano Ronaldo. Per questo motivo, lo vedrei compatibile anche con un altro centravanti come Suarez".
Dopo l'eliminazione a sorpresa dalla Champions Cristiano è stato protagonista assoluto sui media italiani e non solo: cosa pensa delle pesanti critiche che ha ricevuto?
"Ma come si fa a discutere uno come Cristiano Ronaldo? CR7 è ancora a un livello altissimo, non capisco come in tanti possano aver dato esclusivamente a lui la colpa per l'eliminazione della Juventus contro il Porto. I risultati, nel bene e nel male, dipendono dalla squadra e non dai singoli. Direi che con la tripletta segnata al Cagliari in appena 30 minuti di gioco Cristiano ha fatto parlare per l'ennesima volta il campo, zittendo immediatamente una settimana di insulse critiche".
I rumors sul suo possibile ritorno al Real Madrid, però, si susseguono ormai da giorni...
"Se Cristiano non si sente più a suo agio alla Juve, al Real Madrid hanno sicuramente ottimi ricordi di lui... Non è facile prevedere cosa farà quest'estate. Dal mio punto di vista CR7 si trova già in un grandissimo club, dove potrebbe restare tanti altri anni. Bisogna vedere però se oggi è felice o meno a Torino. Una cosa è certa e forse pure scontata: se tornasse a vestire la maglia dei blancos, sarebbe un rinforzo molto importante visto che, nonostante l'età, è ancora un campione determinante".
Da appassionato de LaLiga e tifoso del'Atleti, le piacerebbe vedere di nuovo un derby di Madrid con Cristiano come avversario?
"Sarebbe bello, anche perché gli anni passano e non sappiamo quante altre partite di questo calibro potranno giocare i vari Cristiano Ronaldo, Luis Suarez... E anche lo stesso Messi".
Chiosa, inevitabile, sull'Inter: che ricordo le ha lasciato la sua avventura in nerazzurro del 2011-2012?
"L'esperienza all'Inter è stata spettacolare, ho dei bellissimi ricordi dei nerazzurri, della città di Milano e della Serie A più in generale. Purtroppo i tanti infortuni non mi hanno permesso di giocare con continuità come avevo fatto per esempio al Manchester United, al Villarreal o all'Atletico Madrid, e il sapore che mi resta in bocca è ancora oggi un po' amaro. L'affetto che i tifosi italiani mi dimostrano tuttora in giro per il mondo mi rende tuttavia veramente orgoglioso, oltre che eternamente grato".
Sarà l'anno buono per rivedere uno Scudetto a tinte nerazzurre?
"Mister Conte sta facendo un grandissimo lavoro, proprio come aveva fatto in passato alla Juve. Si nota la sua mano sulla squadra, i nerazzurri lavorano da tanto tempo insieme e oggi sono riusciti ad acquisire un vantaggio di classifica molto importante. Non sbilanciamoci troppo, ma quest'anno l'Inter ha davvero grandi chance di interrompere il monopolio della Juve e soffiarle finalmente lo Scudetto. Conte, d'altronde, sa bene come si fa a vincere".
Forlan, partiamo ovviamente dall'ultima grande novità: che sensazioni ha in vista di questa nuova avventura in panchina?
"Sono molto contento di ripartire. Non ho mai lasciato il calcio, tra la collaborazione ancora attuale con LaLiga nei panni di ambasciatore e la mia nuova vita da allenatore. Ho guidato qualche mese il Peñarol e, da qualche ora, sono ufficialmente il tecnico del Club Atlético Atenas a San Carlos. Ho grande entusiasmo".
Ha parlato lei stesso de LaLiga, restiamo quindi in Spagna: il suo Atleti si sta facendo scappare il titolo?
"Non credo, mancano ancora tante partite alla fine del campionato. Una stagione è sempre lunga e piena di insidie, non è facile mantenere un distacco così importante come quello che l'Atletico Madrid aveva sulle sue inseguitrici. Non dimentichiamoci poi che i colchoneros sono ancora primi a quota 63 punti, a +4 sul Barcellona e +6 sul Real Madrid. Queda mucha Liga e gli scontri diretti saranno veramente importanti".
A trascinare i biancorossi verso il titolo, o quantomeno a provarci, è il suo connazionale Luis Suarez: se lo aspettava così decisivo in termini di reti anche a Madrid?
"Assolutamente sì. Luis si è inserito molto bene all'Atletico Madrid e ha ripagato la fiducia del club biancorosso facendo fin dall'inizio quello che sa fare meglio: i gol. È già arrivato a quota 18 centri in questa stagione e, conoscendolo bene, non vorrà fermarsi qui. Sono sincero, non mi sorprende affatto".
Come giudica l'avvicendamento nell'attacco di Simeone della scorsa estate? Fuori Morata (in prestito), dentro Luis Suarez.
"Anche Morata ha segnato dei gol importanti con la Juve, offrendo un ottimo rendimento in Italia. In entrambi i trasferimenti ha pesato la volontà personale dei due calciatori, che io non posso certo commentare da fuori, ma parliamo senza alcun dubbio di due attaccanti di prima qualità che potrebbero anche giocare insieme un domani. Alvaro conosceva bene la Juve e proprio lì ha deciso di tornare per sentirsi protagonista, ben adattandosi al fianco di Cristiano Ronaldo. Per questo motivo, lo vedrei compatibile anche con un altro centravanti come Suarez".
Dopo l'eliminazione a sorpresa dalla Champions Cristiano è stato protagonista assoluto sui media italiani e non solo: cosa pensa delle pesanti critiche che ha ricevuto?
"Ma come si fa a discutere uno come Cristiano Ronaldo? CR7 è ancora a un livello altissimo, non capisco come in tanti possano aver dato esclusivamente a lui la colpa per l'eliminazione della Juventus contro il Porto. I risultati, nel bene e nel male, dipendono dalla squadra e non dai singoli. Direi che con la tripletta segnata al Cagliari in appena 30 minuti di gioco Cristiano ha fatto parlare per l'ennesima volta il campo, zittendo immediatamente una settimana di insulse critiche".
I rumors sul suo possibile ritorno al Real Madrid, però, si susseguono ormai da giorni...
"Se Cristiano non si sente più a suo agio alla Juve, al Real Madrid hanno sicuramente ottimi ricordi di lui... Non è facile prevedere cosa farà quest'estate. Dal mio punto di vista CR7 si trova già in un grandissimo club, dove potrebbe restare tanti altri anni. Bisogna vedere però se oggi è felice o meno a Torino. Una cosa è certa e forse pure scontata: se tornasse a vestire la maglia dei blancos, sarebbe un rinforzo molto importante visto che, nonostante l'età, è ancora un campione determinante".
Da appassionato de LaLiga e tifoso del'Atleti, le piacerebbe vedere di nuovo un derby di Madrid con Cristiano come avversario?
"Sarebbe bello, anche perché gli anni passano e non sappiamo quante altre partite di questo calibro potranno giocare i vari Cristiano Ronaldo, Luis Suarez... E anche lo stesso Messi".
Chiosa, inevitabile, sull'Inter: che ricordo le ha lasciato la sua avventura in nerazzurro del 2011-2012?
"L'esperienza all'Inter è stata spettacolare, ho dei bellissimi ricordi dei nerazzurri, della città di Milano e della Serie A più in generale. Purtroppo i tanti infortuni non mi hanno permesso di giocare con continuità come avevo fatto per esempio al Manchester United, al Villarreal o all'Atletico Madrid, e il sapore che mi resta in bocca è ancora oggi un po' amaro. L'affetto che i tifosi italiani mi dimostrano tuttora in giro per il mondo mi rende tuttavia veramente orgoglioso, oltre che eternamente grato".
Sarà l'anno buono per rivedere uno Scudetto a tinte nerazzurre?
"Mister Conte sta facendo un grandissimo lavoro, proprio come aveva fatto in passato alla Juve. Si nota la sua mano sulla squadra, i nerazzurri lavorano da tanto tempo insieme e oggi sono riusciti ad acquisire un vantaggio di classifica molto importante. Non sbilanciamoci troppo, ma quest'anno l'Inter ha davvero grandi chance di interrompere il monopolio della Juve e soffiarle finalmente lo Scudetto. Conte, d'altronde, sa bene come si fa a vincere".
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