La pagella di Mkhitaryan: l'armeno va come un treno e non si tocca, è l'uomo di Inzaghi
Ci sono pochi giocatori che rappresentano un reparto come lui. Se Hakan Calhanoglu è il braccio armato della mediana nerazzurra, Henrikh Mkhitaryan ne è invece il cervello e il regista occulto. Un autentico allenatore in campo, ciò che per intenderci era Cambiasso nell'era del Triplete, seppur con ruoli e compiti diversi. Più offensivo Miki, che comunque svolge tantissimo lavoro oscuro, come dimostrano i 10 assist nell'anno della seconda stella. L'armeno che va come un treno non accenna a fermarsi: nell'Inter ci sono pochi insostituibili e lui, assolutamente, è uno di loro.
Mkhitaryan, l'uomo dello scudetto: doppietta nel derby e assist a raffica
Ha 36 anni, ma ne dimostra almeno dieci in meno. Henrikh Mkhitaryan è una forza inarrestabile, un autentico motorino in mezzo al campo che non vuole saperne di doversi ricaricare. Simone Inzaghi è arrivato a utilizzarlo anche per 14-15 gare da titolare, senza lamentele o cali di rendimento dell'armeno. L'età che non si fa sentire, i chilometri percorsi e quelle giocate offensive. Così Miki, aria da intellettuale e passione per gli scacchi, non è mai uscito dalla formazione dei cosiddetti titolarissimi. Dieci assist nell'anno della seconda stella, la doppietta nel derby e le tante prestazioni da professione: pochi come lui in Europa per importanza nello scacchiere tattico e intelligenza sul campo.
Mkhitaryan 2.0: Zielinski non lo spaventa, nessun calo di rendimento
L'estate del calciomercato ha portato nella rosa nerazzurra un potenziale titolare come Piotr Zielinski, e non pochi interisti si aspettavano una riduzione dei minuti per Mkhitaryan. L'armeno, che ha un contratto fino al 2026 e un'opzione per l'Inter di "recedere" dall'ultima stagione in caso di problemi fisici, non ha invece perso minimamente terreno. Anche quando si fa turnover, a meno di rarissime occasioni, Miki c'è. Zielinski ha giocato al suo posto in qualche gara di Champions, poi si è dovuto ritagliare spazio da vice-Calha per imporsi in nerazzurro. 23 presenze, una rete (Juve), quattro assist e 1.507' giocati. L'armeno è ancora insostituibile nell'Inter ed è l'emanazione sul campo di Simone Inzaghi. Non ci stupiremmo, in futuro, di vederlo allenare. Magari in Serie A.
La pagella di Mkhitaryan: 8.