
Soule è un giocatore nuovo. Per mesi considerato flop, ora può essere l'opposto
Per metà stagione Matias Soule è stato considerato un flop. Perché se è vero che bisogna sempre pensare a un periodo di adattamento quando passi da una piccola a una big, del resto era stato pagato 26 milioni più 4 di bonus, un'operazione molto importante che faceva il pari con quella di Dovbyk, per cambiare completamente l'attacco. Poteva essere il sostituto di Dybala, invece Ranieri ha deciso di schierarlo - oggi contro l'Inter - da esterno a tutta fascia. Se è vero che Celik gli ha dato una mano, dall'altra partire da più distante gli ha dato gamba e forza per cercare di rompere gli schemi e le marcature.
Certo, poi il gol marca tutta la differenza del mondo, ma Soulé non è stato solo quello. Match winner sì, ma anche fattore sia in fase di possesso palla che in quella senza. Accelerate, sterzate, tutto quello che si era visto nei primi sei mesi a Frosinone, tanto da essere messo sul mercato solo perché plusvalenza totale e che finanziava il mercato juventino.
Ora invece può essere considerato come un giocatore nuovo, che si sta prendendo le sue rivincite. Una platea come Roma, del resto, può essere estremamente accogliente, così come non aspettare chi delude troppo. Il merito di Ranieri è ovviamente indubbio, ma l'argentino ora è davvero qualcosa di differente rispetto al talento smisurato ma incostante di qualche mese fa.
Certo, poi il gol marca tutta la differenza del mondo, ma Soulé non è stato solo quello. Match winner sì, ma anche fattore sia in fase di possesso palla che in quella senza. Accelerate, sterzate, tutto quello che si era visto nei primi sei mesi a Frosinone, tanto da essere messo sul mercato solo perché plusvalenza totale e che finanziava il mercato juventino.
Ora invece può essere considerato come un giocatore nuovo, che si sta prendendo le sue rivincite. Una platea come Roma, del resto, può essere estremamente accogliente, così come non aspettare chi delude troppo. Il merito di Ranieri è ovviamente indubbio, ma l'argentino ora è davvero qualcosa di differente rispetto al talento smisurato ma incostante di qualche mese fa.
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