
Il Barcellona sogna il triplete. Il presidente Laporta: "L'unico limite è il cielo"
Joan Laporta, presidente del Barcelona, è intervenuto ai microfoni di TV3: "Penso che abbiamo preparato al meglio questa finale. Abbiamo parlato di passione, di entusiasmo, di massima rivalità, di giocare bene a calcio. Abbiamo concentrato il discorso su questo. In seguito, non siamo interessati ad altre strategie. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare".
"L'unico limite è il cielo. I ragazzi si divertono così tanto - ha ribadito il numero uno dei blaugrana -. Erano i primi convinti di vincere. Un Madrid ferito non è facile da battere. Erano convinti da Dortmund che stavano vincendo. Hanno fiducia in se stessi. Sono molto giovani e hanno la giusta irriverenza".
Laporta è poi tornato sulla partita: "Non potevamo perdere. Non dimentichiamo, in una finale Barça-Madrid può succedere di tutto. È un buon rivale. Il primo tempo è stato chiaramente nostro, ma non facendo il secondo gol poi ci sono quelle regole non scritte che ti portano a subire il pareggio. Ma abbiamo giocato con molta convinzione".
"L'unico limite è il cielo. I ragazzi si divertono così tanto - ha ribadito il numero uno dei blaugrana -. Erano i primi convinti di vincere. Un Madrid ferito non è facile da battere. Erano convinti da Dortmund che stavano vincendo. Hanno fiducia in se stessi. Sono molto giovani e hanno la giusta irriverenza".
Laporta è poi tornato sulla partita: "Non potevamo perdere. Non dimentichiamo, in una finale Barça-Madrid può succedere di tutto. È un buon rivale. Il primo tempo è stato chiaramente nostro, ma non facendo il secondo gol poi ci sono quelle regole non scritte che ti portano a subire il pareggio. Ma abbiamo giocato con molta convinzione".
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