
Nister (Kronen Zeitung): "Solet? Non sono sorpreso. Era quasi dell'Hoffenheim"
“Ha un grande potenziale, è molto bravo con la palla". A contornare il profilo di Oumar Solet ci pensa Christoph Nister, giornalista della Kronen Zeitung e che segue giornalmente la situazione al Red Bull Salisburgo. "Alle volte si prende troppe licenze, al Salisburgo abbiamo visto alcune situazioni in cui cercava di correre verso l’area avversaria, salvo poi perdere il possesso”.
Nel 2022 aveva avuto molto interesse dall’Italia. Perché il Salisburgo non l’ha venduto?
“Non posso immaginarlo, a essere onesto. Quello che so è che il club credeva che Oumar potesse diventare davvero un top player e volesse venderlo per 15-20 milioni”.
È uno dei pochi a essere stato comprato, dal Lione, per 4 milioni più bonus.
“Subito dopo però ha avuto un infortunio al legamento crociato, nel momento di arrivare al Salisburgo. Il club era sicuro che valesse i soldi spesi, ma c’era il rischio che questo stop potesse essere un problema in futuro, ancora. Era chiaro che potesse giocare sin da subito per la prima squadra e non per il Liefering”.
Perché non ha rinnovato?
“Aveva ancora un anno e non voleva prolungare l’accordo.
Però se n’è andato da svincolato, a settembre…
“L’allenatore Pep Lijnders è venuto in conferenza stampa e ha detto di non volere lavorare con lui. C’erano alcuni problemi disciplinari in passato - una volta non è arrivato all’allenamento, spesso era in ritardo - e i rappresentanti del club hanno deciso di non avere più problemi. Lijnders aveva deciso di lasciarlo andare gratis, ma poi alcuni mesi dopo è stato licenziato…”.
È stato sorpreso che abbia scelto l’Udinese?
“Non proprio, perché dato il suo passato i top team erano dubbiosi su di lui. In più ha fallito una visita medica con l’Hoffenheim, per questo c’erano anche rischi per la sua nuova squadra proprio per l’infortunio al ginocchio”.
Ora vale circa 25 milioni.
“Non credo possa valere quella cifra, è troppo alta nella mia opinione visto che non ha giocato molto negli ultimi mesi. Però, come potenziale, valere sicuramente di più”.
Nella sua mente, in tre anni, dove può essere?
“Questa è difficile. Se sta bene e la sua mente è pronta per diventare un top player, ecco che può giocare per qualsiasi squadra top, sia in Italia che in Europa. Il suo momento migliore a Salisburgo era in coppa con Strahinja Pavlovic, del Milan. Ed è un peccato che sia finita così”.
Nel 2022 aveva avuto molto interesse dall’Italia. Perché il Salisburgo non l’ha venduto?
“Non posso immaginarlo, a essere onesto. Quello che so è che il club credeva che Oumar potesse diventare davvero un top player e volesse venderlo per 15-20 milioni”.
È uno dei pochi a essere stato comprato, dal Lione, per 4 milioni più bonus.
“Subito dopo però ha avuto un infortunio al legamento crociato, nel momento di arrivare al Salisburgo. Il club era sicuro che valesse i soldi spesi, ma c’era il rischio che questo stop potesse essere un problema in futuro, ancora. Era chiaro che potesse giocare sin da subito per la prima squadra e non per il Liefering”.
Perché non ha rinnovato?
“Aveva ancora un anno e non voleva prolungare l’accordo.
Però se n’è andato da svincolato, a settembre…
“L’allenatore Pep Lijnders è venuto in conferenza stampa e ha detto di non volere lavorare con lui. C’erano alcuni problemi disciplinari in passato - una volta non è arrivato all’allenamento, spesso era in ritardo - e i rappresentanti del club hanno deciso di non avere più problemi. Lijnders aveva deciso di lasciarlo andare gratis, ma poi alcuni mesi dopo è stato licenziato…”.
È stato sorpreso che abbia scelto l’Udinese?
“Non proprio, perché dato il suo passato i top team erano dubbiosi su di lui. In più ha fallito una visita medica con l’Hoffenheim, per questo c’erano anche rischi per la sua nuova squadra proprio per l’infortunio al ginocchio”.
Ora vale circa 25 milioni.
“Non credo possa valere quella cifra, è troppo alta nella mia opinione visto che non ha giocato molto negli ultimi mesi. Però, come potenziale, valere sicuramente di più”.
Nella sua mente, in tre anni, dove può essere?
“Questa è difficile. Se sta bene e la sua mente è pronta per diventare un top player, ecco che può giocare per qualsiasi squadra top, sia in Italia che in Europa. Il suo momento migliore a Salisburgo era in coppa con Strahinja Pavlovic, del Milan. Ed è un peccato che sia finita così”.
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