Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / inter / Serie A
Capello: "All'Inter manca soprattutto ritmo. Calhanoglu ha faticato tantissimo"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 14:08Serie A
di Alessio Del Lungo

Capello: "All'Inter manca soprattutto ritmo. Calhanoglu ha faticato tantissimo"

Fabio Capello ha scritto un pezzo su La Gazzetta dello Sport, analizzando la partita di ieri sera andata in scena all'Artemio Franchi: "Vince la Fiorentina, perde l’Inter e... sorride il Napoli. Il sorprendente capitombolo dei nerazzurri a Firenze conferma Antonio Conte solitario in testa alla classifica di Serie A con tre punti di vantaggio. Un distacco minimo, ma comunque importante, perché ora consegna il futuro dello scudetto nelle mani del Napoli, una squadra che non ha altri impegni e obiettivi oltre alla corsa per il tricolore. L’Inter vista al Franchi non mi è piaciuta, al di là della sconfitta netta. In oltre 70’ non è riuscita a capire come attaccare la difesa della Fiorentina, tanto che ha avuto pochissime occasioni pulite. Un po’ come capitato nei primi 70’ contro il Milan nel derby. In questo momento la squadra di Inzaghi non è brillante, non riesce a giocare sugli esterni come faceva fino a poco tempo fa ed è lenta e prevedibile nello sviluppo della manovra. Le manca soprattutto ritmo".

Capello prosegue: "Con i viola che stavano bassi, pur aggredendo il possessore di palla con un pressing feroce, mi sarei aspettato più movimento palla, più cambi di gioco per spostare gli avversari. E invece Calhanoglu - l’uomo che avrebbe le qualità di calcio per dare rapidità ai cambi di fronte - ha faticato tantissimo. In più di un’occasione si vedeva Bastoni chiamare vanamente palla sul lato sinistro, sbracciandosi di continuo, mentre l’azione si sviluppava (male) dalla parte opposta. Così la pericolosità dell’Inter si è ridotta ai calci piazzati e ai corner, ma non sempre puoi sperare di risolvere le partite da fermo, quando a livello di gioco sei in difficoltà".


E infine conclude sull'Inter: "Ai problemi nello sviluppo della manovra, i nerazzurri hanno aggiunto una fase difensiva stranamente deficitaria. La Fiorentina ripartiva con velocità e cattiveria, creando grattacapi continui alla retroguardia di Inzaghi, che faticava ad andare a prendere gli avversari negli uno contro uno. Se poi anche Sommer - provvidenziale nel primo tempo su Kean - commette un errore come sul raddoppio viola, allora diventa complicato portare a casa la pelle. Il 2-0, infatti, ha messo definitivamente la partita sui binari della Viola. Le colpe dell’Inter, però, non tolgono nulla agli enormi meriti dei ragazzi di Palladino. La Fiorentina ha fatto una grande partita, ordinata difensivamente ed efficace ogni volta che c’era da attaccare. Protagonista assoluto è stato Moise Kean e non lo dico solamente per la bella doppietta: ha giocato da centravanti totale, bravo nel proteggere la palla, nel dare intensità alla squadra, grazie a corsa e muscoli da nove vero. Raramente lo abbiamo visto in queste condizioni negli ultimi anni alla Juventus, quando fisicamente era sicuramente meno pimpante. E sono contento che allo stadio ci fosse Luciano Spalletti, perché avrà preso ottimi spunti per la Nazionale. Kean, Ranieri, Comuzzo, Mandragora e Parisi - cinque italiani - sono stati tra i migliori, bene così per i colori azzurri".