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Riyadh è un campanello d'allarme: l'Inter non lo cerca, ma a Inzaghi serve un difensore
Un problema al flessore ha fermato Stefan De Vrij, mentre Alessandro Bastoni aveva la spia della riserva accesa. Yann Bisseck ha vissuto, con l'ingresso di Leao, 40 minuti da incubo ma i cambi difensivi a disposizione di Simone Inzaghi, a Riyadh, erano limitati al solo Matteo Darmian, peraltro al rientro da un breve infortunio.
È la fotografia della difesa nerazzurra, il vero grande campanello d'allarme che arriva dalla Supercoppa persa contro il Milan. Il ko nel derby fa male, certo. Vincere avrebbe consentito di agguantare la Juventus nell'albo d'oro e invece sono stati i rossoneri a operare l'aggancio, indubbiamente. La rimonta è un inatteso segnale di pericolosa fragilità, non c'è neanche da discutere. E il due su due nei derby stagionali - entrambi persi - può pesare: tutte sacrosante verità. Il grande tema, pensando al futuro, riguarda il reparto centrale.
Benjamin Pavard manca da metà novembre, Francesco Acerbi dal 20 ottobre escludendo le fugaci apparizioni con Napoli e Verona. L'assenza del francese rientra nella normalità delle cose: capita. Quello dell'italiano, anche per le modalità - rientro e nuovo infortunio, seppur diverso - apre inevitabilmente ragionamenti diversi. De Vrij ha tirato la carretta egregiamente, ma non è un difensore che abbia fatto della solidità il tratto distintivo della sua carriera. Un infortunio, del resto, può capitare: a Venezia che si fa? A oggi, i programmi della dirigenza non contemplano un investimento a gennaio in quel settore. L'implosione araba suggerirebbe quantomeno di ripensarci.
È la fotografia della difesa nerazzurra, il vero grande campanello d'allarme che arriva dalla Supercoppa persa contro il Milan. Il ko nel derby fa male, certo. Vincere avrebbe consentito di agguantare la Juventus nell'albo d'oro e invece sono stati i rossoneri a operare l'aggancio, indubbiamente. La rimonta è un inatteso segnale di pericolosa fragilità, non c'è neanche da discutere. E il due su due nei derby stagionali - entrambi persi - può pesare: tutte sacrosante verità. Il grande tema, pensando al futuro, riguarda il reparto centrale.
Benjamin Pavard manca da metà novembre, Francesco Acerbi dal 20 ottobre escludendo le fugaci apparizioni con Napoli e Verona. L'assenza del francese rientra nella normalità delle cose: capita. Quello dell'italiano, anche per le modalità - rientro e nuovo infortunio, seppur diverso - apre inevitabilmente ragionamenti diversi. De Vrij ha tirato la carretta egregiamente, ma non è un difensore che abbia fatto della solidità il tratto distintivo della sua carriera. Un infortunio, del resto, può capitare: a Venezia che si fa? A oggi, i programmi della dirigenza non contemplano un investimento a gennaio in quel settore. L'implosione araba suggerirebbe quantomeno di ripensarci.
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