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Lecce, Helgason sul futuro di Dorgu: "Qualcosa mi ha detto, ma rimane tra noi"
Thorir Helgason, centrocampista del Lecce, è intervenuto ai microfoni di TeleRama ed è tornato sul ko rimediato contro il Cagliari: "È stata una partita molto difficile, nonostante nel primo tempo siamo stati in partita e siamo andati in vantaggio per uno a zero, nel secondo tempo avremmo voluto mantenere il clean sheet, ma nel momento in cui abbiamo subito l'uno a uno, in quello stadio, con i tifosi così vicini, dal boato del primo gol al secondo gol non abbiamo più tenuto bene il campo. Poi dall'espulsione è andato tutto per il peggio. Subire quattro gol fa male, ma in queste situazioni dobbiamo essere più bravi a rimanere in partita".
Cosa vi ha detto Giampaolo dopo la sconfitta?
"Il mister non ci ha parlato, sicuramente sta assorbendo e riflettendo su quanto accaduto per poi andare ad analizzare mercoledì mattina, nello specifico, quello che è successo in partita".
Quali compiti le ha assegnato il tecnico?
"Il mio ruolo si è sviluppato soprattutto in fase di pressing, sia dentro al campo che sull'esterno. In particolare dentro al campo dovevo andare in pressing su Mina. In fase di possesso palla ero colui che doveva far salire la squadra. Ci sono stati alcuni momenti in cui nel pressing ero da solo, la squadra non mi ha seguito, non abbiamo pressato tutti bene insieme e non siamo riusciti a svolgerlo in maniera adeguata. In ogni caso il mister ci chiede di dare il meglio di noi stessi".
Cosa si impara da una partita così?
"C'è tanto da imparare soprattutto dal secondo tempo, in cui dovevamo essere più compatti e mantenere almeno il pareggio. Invece l'abbiamo persa e dobbiamo pensare alla prossima. Riflettere sul passato va bene, ma ora dobbiamo essere concentrati per la prossima partita".
Che ne pensa del suo percorso al Lecce?
"Quando sono tornato dal prestito, Gotti mi ha detto che sarei dovuto andare fuori lista perché i giocatori già presenti in lista lui li conosceva meglio dai mesi precedenti, da quando ha intrapreso il ruolo di allenatore al posto di D'Aversa. Io in quel periodo ero in Germania in prestito. Al mio rientro mi ha detto in maniera rispettosa che sarei stato fuori lista. Ma questa per me è stata una motivazione, avevo voglia di riscatto. Ho capito che dovevo dare di più, ho tenuto la testa alta e mi sono impegnato per far cambiare idea a Giampaolo".
Com'è andata la sua esperienza in Germania?
"È stata un'ottima esperienza dal quale ho imparato tanto. Non conoscendo inizialmente la squadra mi sono fidato di questa soluzione perché mi serviva fare il minutaggio che non riuscivo a fare in Italia. Poi ho conosciuto anche splendide persone".
Si trova bene nel suo ruolo attuale?
"Mi piace particolarmente questo ruolo perché mi piace tenere la palla tra i piedi e cercare il passaggio tra le linee, il filtrante... Mi vedo come un 8 o un 10".
Quali sono i margini di crescita?
"Penso molto. C'è sempre qualcosa su cui migliorare e su cui lavorare. Credo di avere un buon tiro e voglio migliorare su quello, fare più gol e tirare più spesso".
Com'è nato il rapporto con Giampaolo?
"Credo semplicemente con il duro lavoro e con l'allenamento quotidiano. Mi ha visto allenarmi particolarmente bene e ha deciso di inserirmi nella lista".
Rinnoverà il suo contratto?
"Parleremo in estate del rinnovo, non vedo l'ora di poterne parlare con Corvino e con i miei procuratori".
Dorgu le ha detto qualcosa sulle voci di mercato?
"Qualcosa me l'ha detta, ma è giusto che rimanga tra me e lui".
Era emozionato il giorno del suo debutto?
"Provavo tanta felicità ed orgoglio per essermi guadagnato quel minutaggio".
Contro l'Inter che gara si aspetta?
"Sarà una partita difficilissima. Dobbiamo vincere i duelli sul piano fisico e vincere le secondo palle. Nel momento in cui abbiamo l'opportunità di far male dobbiamo essere incisivi in zona gol".
Cosa vi ha detto Giampaolo dopo la sconfitta?
"Il mister non ci ha parlato, sicuramente sta assorbendo e riflettendo su quanto accaduto per poi andare ad analizzare mercoledì mattina, nello specifico, quello che è successo in partita".
Quali compiti le ha assegnato il tecnico?
"Il mio ruolo si è sviluppato soprattutto in fase di pressing, sia dentro al campo che sull'esterno. In particolare dentro al campo dovevo andare in pressing su Mina. In fase di possesso palla ero colui che doveva far salire la squadra. Ci sono stati alcuni momenti in cui nel pressing ero da solo, la squadra non mi ha seguito, non abbiamo pressato tutti bene insieme e non siamo riusciti a svolgerlo in maniera adeguata. In ogni caso il mister ci chiede di dare il meglio di noi stessi".
Cosa si impara da una partita così?
"C'è tanto da imparare soprattutto dal secondo tempo, in cui dovevamo essere più compatti e mantenere almeno il pareggio. Invece l'abbiamo persa e dobbiamo pensare alla prossima. Riflettere sul passato va bene, ma ora dobbiamo essere concentrati per la prossima partita".
Che ne pensa del suo percorso al Lecce?
"Quando sono tornato dal prestito, Gotti mi ha detto che sarei dovuto andare fuori lista perché i giocatori già presenti in lista lui li conosceva meglio dai mesi precedenti, da quando ha intrapreso il ruolo di allenatore al posto di D'Aversa. Io in quel periodo ero in Germania in prestito. Al mio rientro mi ha detto in maniera rispettosa che sarei stato fuori lista. Ma questa per me è stata una motivazione, avevo voglia di riscatto. Ho capito che dovevo dare di più, ho tenuto la testa alta e mi sono impegnato per far cambiare idea a Giampaolo".
Com'è andata la sua esperienza in Germania?
"È stata un'ottima esperienza dal quale ho imparato tanto. Non conoscendo inizialmente la squadra mi sono fidato di questa soluzione perché mi serviva fare il minutaggio che non riuscivo a fare in Italia. Poi ho conosciuto anche splendide persone".
Si trova bene nel suo ruolo attuale?
"Mi piace particolarmente questo ruolo perché mi piace tenere la palla tra i piedi e cercare il passaggio tra le linee, il filtrante... Mi vedo come un 8 o un 10".
Quali sono i margini di crescita?
"Penso molto. C'è sempre qualcosa su cui migliorare e su cui lavorare. Credo di avere un buon tiro e voglio migliorare su quello, fare più gol e tirare più spesso".
Com'è nato il rapporto con Giampaolo?
"Credo semplicemente con il duro lavoro e con l'allenamento quotidiano. Mi ha visto allenarmi particolarmente bene e ha deciso di inserirmi nella lista".
Rinnoverà il suo contratto?
"Parleremo in estate del rinnovo, non vedo l'ora di poterne parlare con Corvino e con i miei procuratori".
Dorgu le ha detto qualcosa sulle voci di mercato?
"Qualcosa me l'ha detta, ma è giusto che rimanga tra me e lui".
Era emozionato il giorno del suo debutto?
"Provavo tanta felicità ed orgoglio per essermi guadagnato quel minutaggio".
Contro l'Inter che gara si aspetta?
"Sarà una partita difficilissima. Dobbiamo vincere i duelli sul piano fisico e vincere le secondo palle. Nel momento in cui abbiamo l'opportunità di far male dobbiamo essere incisivi in zona gol".
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