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Serve uno schiaffo per reagire? Troppe critiche a Inzaghi, non all'InterTUTTO mercato WEB
Oggi alle 14:47Editoriale
di Daniele Najjar
per Linterista.it

Serve uno schiaffo per reagire? Troppe critiche a Inzaghi, non all'Inter

Al distratto 1-1 con il Monza è seguita l'attentissima partita contro il Manchester City. Alla sconfitta nel derby in campionato sono seguite 5 vittorie di fila fra campionato e Champions. Al 4-4 con la Juventus è seguito un 3-0 all'Empoli senza tante storie. Al ko di Leverkusen è seguito il roboante 6-0 alla Lazio all'Olimpico. Dopo la rimonta subita in Supercoppa si è vista un'Inter vogliosa di reagire a Venezia. E dopo il bruttissimo 0-3 di Firenze, ecco questa versione dell'Inter rabbiosa e vorace che vuole vincere ad ogni costo e che poi puntualmente lo fa.

Ma serve sempre uno schiaffo per reagire? Ed è vero che questa Inter subisca troppe critiche come ad Inzaghi e ad alcuni giocatori è capitato spesso di sottolineare?

Partiamo dal dire che la buia serata di giovedì a Firenze è servita all'Inter e servirà per dare una scossa che si può sperare sia decisiva per evitare cali d'attenzione nelle prossime settimane. La consapevolezza di avere ancora qualcosa da dimostrare è uno stimolo importante per evitare la sindrome della squadra che si piace troppo e con i viola si è visto. 

Non è un caso che dei cali di tensione ne ha parlato anche Marotta nel prepartita, individuati come il vero problema di questa squadra in alcuni frangenti. Fin dal primo minuto i nerazzurri sono scesi in campo a San Siro facendo capire di voler lasciare ben poco al caso. Del 2-1 alla Fiorentina probabilmente si parlerà molto anche per quel gol che sblocca la partita, che nasce da un angolo che non andava dato, ma poco cambia: fin lì c'era stata solo una squadra in campo che aveva sommato occasioni su occasioni e tanto basta per dire che è stata una vittoria meritata per Inzaghi. Infatti anche l'1-1 dei viola era nato da un episodio dubbio, in una partita complicata per l'arbitro La Penna.

Alla fine Inzaghi lascia intendere che ancora una volta qualche critica di troppo l'ha letta, dopo l'ultima sconfitta. Effettivamente l'aria intorno alla sua squadra non era delle più leggere negli ultimi 4 giorni e la squadra ha risposto e reagito alla grande.

E' vero che c'è sempre qualcuno che con le critiche esagera, ma tutto sommato mi viene da chiedere: cosa ci si aspetta dopo uno 0-3 arrivato non certo come fulmine a ciel sereno, ma che si va a sommare agli altri passi falsi stagionali che avevano fatto scattare qualche campanello d'allarme?

Certo, le critiche vanno distribuite bene e probabilmente ne ha ricevute troppe Inzaghi e troppe poche l'Inter intesa come società ed anche come giocatori che ne fanno parte. Dato che, pur se si conoscono i paletti che si devono rispettare per il bilancio, è innegabile che qualcosina di più dal mercato di gennaio poteva servire eccome visto il momento di difficoltà della squadra soprattutto a livello di infortuni in certi reparti. Poi che la linea di risanamento di Oaktree non preveda la possibilità di sforare è appurato e condivisibile, ma va detto comunque per avere poi equilibrio nei giudizi sull'operato del tecnico. Per quanto riguarda i giocatori invece per il fattore-concentrazione va sottolineato pur dando tutte le attenuanti del caso legate al calendario fitto: dopo la vittoria della seconda stella in alcuni casi è calata, a differenza dello scorso anno e non si fa lesa maestà nel dirlo, credo.

Per il resto i numeri non mentono e far notare che l'Inter, che partiva come squadra a detta di tutti più forte delle altre, qualcosa abbia lasciato per strada è pura cronaca.

Per esempio: 23 gol subiti fino a qui, ovvero già uno in più rispetto a tutti quelli che l'Inter aveva preso nella passata stagione in A. Poi i passi falsi di cui si diceva poco più sopra, sempre seguiti da reazioni, ma che passi falsi rimangono. L'incapacità in certe partite di chiudere la gara dopo prestazioni di totale dominio, che hanno rivitalizzato certe rivali che parevano alle corde. Uno schiaffo serve a questa squadra, perché poi reagisce sempre. Ma continuare a prenderne è diventato rischioso ed ora arriva lo sprint finale con il Napoli e quello in Champions. Il livello di adrenalina avuto ieri da Inzaghi era molto alto, così come l'attenzione maniacale nell'aspetto fisico. Al primo accenno Thuram è stato richiamato in panchina, Arnautovic è entrato e uscito dopo mezz'ora per un fastidio, poi la turnazione fra titolari e riserve è sotto gli occhi di tutti. La battaglia è appena iniziata ed ora inizia tutta una nuova stagione. Con l'Inter in piena corsa su tutti i fronti, a dispetto delle tante, fastidiose critiche.