Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / inter / Editoriale
Ausilio ha dato un indizio, ma la verità su Frattesi è ancora nascosta sotto al tappetoTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00Editoriale
di Yvonne Alessandro
per Linterista.it

Ausilio ha dato un indizio, ma la verità su Frattesi è ancora nascosta sotto al tappeto

È scoppiato tutto dopo Inter-Como, quasi come se le parole di Simone Inzaghi abbiano acceso la miccia del caso Davide Frattesi. "Se lo vedo a lungo all'Inter? Assolutamente sì, ma c'è tanta concorrenza", aveva avvisato lo scorso 23 dicembre l'allenatore dell'Inter.

E prima della fine del 2024 è scoppiata la bomba di mercato: "Frattesi è scontento all'Inter", "Ha pensato all'addio". Questi sono solo un paio dei titoli dei giornali o dei network più noti che vi riporto alla memoria, perché in fin dei conti la solfa è la medesima. Ma voglio andare subito al sodo: Davide non ha mai chiesto la cessione in prima persona. Un conto è palesare la propria scontentezza per il poco spazio avuto, un altro è arrivare dal presidente Marotta e l'intera dirigenza nerazzurra al completo a dire: "È stato un piacere, vi ringrazio, ma prendo e me ne vado". 

Di certo fa riflettere questo malessere avuto dall'ex Sassuolo, considerando che finora è partito titolare in 3 partite di Champions League, con 5 apparizioni dal primo minuto in Serie A e una in Coppa Italia. Per un totale di 1016 minuti complessivi tra tutte le competizioni, compreso il tempo speso da subentrante dalla panchina. Insomma, una presenza in campo maggiore volendo prendere come metro di paragone la scorsa stagione e i 1555 minuti totali. Bastano due calcoli e un pizzico di logica per capire che, con un formato Champions più lungo e l'aggiunta del Mondiale per Club, Frattesi troverà ancora più spazio rispetto al primo anno in nerazzurro.

Quindi dove sta il problema? Parliamoci chiaro: è comprensibile che per un giocatore delle sue qualità e della sua caratura in Nazionale (spesso e volentieri punto fermo di Spalletti, nonché bomber indiscusso in azzurro in termini di gol) voglia giocare. E magari non ritrovarsi il più delle volte come seconda scelta di Barella all'Inter. È un qualcosa che potrebbe stargli stretto. Ma da lì non si scappa: secondo il collocamento e i ragionamenti voluti da Inzaghi, dopo un'attenta scansione delle possibilità, Frattesi è il vice-Barella. E badate bene che non c'entra niente la difficoltà di convivenza in campo dei due insieme, quanto semmai l'imprescindibilità di Mkhitaryan nei meccanismi del tecnico nerazzurro. Perciò non stupisce che Davide abbia fatto qualche riflessione in merito, semplicemente perché oltre a giocare vorrebbe sentirsi importante.

Ma questa stima e fiducia nessuno gliel'ha mai fatta mancare all'Inter. Nessuno. Nemmeno Inzaghi, che però è stato franco sulle gerarchie: "Frattesi a lungo all'Inter? Assolutamente sì, ma c'è concorrenza". Ergo: prima vengono Barella, Mkhitaryan e Calhanoglu, poi ci sei tu. Il maledetto dodicesimo uomo. Ruolo che però non gli rimarrà appiccicato in eterno, perché sappiamo tutti che l'armeno ha 36 anni, Calha 30 e in caso di offerta ghiotta il club potrebbe anche pensare di cederlo - e non è un mistero. "Ha tutto il tempo di aspettare", suggerisce un certo Beppe Bergomi.

Arriviamo allora al nocciolo della questione: davvero Frattesi saluterà a gennaio? Al momento è improbabile, per una moltitudine di ragioni. La Roma non ha la disponibilità economica tale da soddisfare i 40-45 milioni richiesti dall'Inter, l'Inter stessa non intende svenderlo per i saldi invernali o fare opere di carità insensate. Mentre dall'estero, solitamente fonte di riserve d'oro, non sono arrivati apprezzamenti o richieste.

E a proposito di questo, il ds Piero Ausilio ha spazzato via anche altri dubbi: "Il ragazzo non è mai venuto a chiedere la cessione, di recente il mister ha fatto una verifica con tutta la squadra. La squadra è concentrata sui tanti obiettivi: Frattesi è un giocatore importante e non ha mai manifestato l'intenzione di andare via. Squadre che si siano fatte avanti con noi in maniera diretta non ce ne sono: sappiamo che ha un agente simpatico, che è un amico ma è anche molto attivo e ha mosso qualcosa sicuramente. È diventato più un tema mediatico che tecnico: ultimamente ha giocato meno, non per scelte ma per questioni fisiche, cose non gravi ma che lo hanno messo in disparte. Pur non stando benissimo ha sempre dato la sua disponibilità: era in panchina anche di recente".

Tradotto: se di offerte non ne sono arrivate e il giocatore non ha chiesto di partire, l'agente Beppe Riso ha agito nell'ombra. E molto a contatto con la Roma, riavvolgendo il nastro delle indiscrezioni di mercato e i vari messaggi d'amore a distanza del ds Ghisolfi, Claudio Ranieri e pure dei tifosi giallorossi. Un terremoto mediatico e un caos evitabilissimo generato nel periodo peggiore della stagione.

Ma davvero Frattesi non era/non è al corrente dei movimenti sottobanco del proprio procuratore? Per altro mentre l'Inter è assorta nella corsa allo Scudetto, alle calcagna di Conte e del Napoli, con gli ottavi di Champions da sigillare in cassaforte. C'è di buono almeno l'ingresso in campo positivo da parte di Frattesi con lo Sparta a Praga, a distanza di settimane dai brutti ricordi lasciati in Supercoppa. Una mano tesa all'Inter o più un quieto vivere prima dell'addio? Lascio il finale aperto con finale prevedibile, ma la verità assoluta è ancora nascosta sotto al tappeto. 

Magari in attesa delle pulizie di primavera? Per scoprire di più servirà aspettare almeno fine gennaio, quando l'Inter saprà anche se la qualificazione agli ottavi. E soprattutto quando il 3 febbraio chiuderà la finestra di mercato invernale.