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80 milioni di buone ragioni: viva l'Inter Under 23 (che si farà)TUTTO mercato WEB
Oggi alle 14:07Editoriale
di Daniele Najjar
per Linterista.it

80 milioni di buone ragioni: viva l'Inter Under 23 (che si farà)

L'Inter Under 23 prende forma ed a Milano già si sta ragionando nell'ottica di farsi trovare pronti per quando dovesse arrivare l'ok dalla Federcalcio a procedere con l'iscrizione alla prossima Serie C. Un passo importante, che vedrà così nascere un progetto che ha molteplici funzioni, permettendo ai nerazzurri di mettersi al passo con Juventus, Atalanta e Milan.

Il primo obiettivo di una mossa di questo tipo è chiaro a tutti: far crescere i propri giovani senza spedirli chissà dove. Tanti i nomi della Primavera sui quali l'Inter punta, come i vari Alexiou, Aidoo, De Pieri, Calligaris, Topalovic, Berenbruch, tra gli altri. Alcuni di loro non a caso già fanno su e giù dalla prima squadra per respirare l'aria dei grandi. Da notare che negli ultimi tempi fra i nomi accostati all'Inter ci sono molti giocatori di prospettiva, alcuni ancora da sgessvezzare.

Si veda Tomas Perez, 19enne centrocampista del Newell's Old Boys, apprezzato e seguito dall'Inter, con contatti anche recenti. Un possibile arrivo che, con una squadra-b a disposizione, potrebbe essere inserito gradualmente. Al contempo senza far passare troppo tempo al giocatore senza affrontare partite vere. In casa oggi c'è Palacios, che con una Under 23 avrebbe potuto continuare il suo apprendistato agli ordini di Inzaghi, ma giocando nel fine settimana in Serie C. Tutta un'altra crescita.

Un conto è mandare un giocatore in prestito ad una squadra che, per quanto amica o affiliata, alla fine deve fare anche i propri interessi e pensare ai propri obiettivi stagionali. Un altro conto invece è avere una propria squadra dove poter decidere ogni cosa, a partire dal minutaggio dei giocatori sui quali si punta di più, evitando di far perdere stagioni importanti nella crescita dei propri talenti.

Bisogna anche considerare un altro fine, quello economico. Tutti vorrebbero vedere i ragazzi crescere nelle giovanili e poi affermarsi come colonne della prima squadra, ma le squadre italiane più blasonate, Inter inclusa, hanno mostrato quanto sia difficile poi mettere in pratica questo proposito, per loro. Non indaghiamo qui sui motivi che possono essere svariati, ci limitiamo a prenderlo come dato di fatto. Non è un caso che Marotta abbia ribadito di recente in riferimento all'Atalanta che "è un modello da seguire, anche se non certo nei grandi club, perché è difficile". 

Ecco perché, è inutile girarci intorno, l'Under 23 darebbe la possibilità all'Inter di far fiorire i propri talenti in un contesto più competitivo, per poi decidere chi tenere e con chi invece fare cassa, autofinanziando il mercato. La Juventus mostra la via da questo punto di vista. Il suo ultimo mercato è stato foraggiato dalla cessione di tanti giocatori forgiati dalla Next Gen. In estate infatti, addirittura più di 80 milioni sono piovuti nelle casse bianconere grazie alla partenza di ragazzi che avevano fatto la spola fra prima e seconda squadra, qualcuno passando anche da un prestito. Quasi 30 milioni più bonus per Soulé, 18 per Huijsen, 14 da Iling-Junior, 10 da De Winter, 8 da Barrenechea. Poi ci sarebbe anche Correia, partito per 1,5 milioni. Si può discutere se la Juve abbia fatto bene o meno, ma è indubbio che aver fatto fare a questi ragazzi un passaggio intermedio li abbia valorizzati. Insomma, chi avrà il talento per meritarsi l'Inter, avrà un ambiente più adatto e probante per mettersi in mostra rispetto al campionato Primavera, gli altri invece potranno anche prendere altre vie, ma dopo essersi già fatti le ossa in casa e senza passare da lunghe trattative con altri club dove si sono fatti le ossa e che magari nel frattempo hanno ottenuto diritti su parte dei loro cartellini.

Oltre al benestare della Federcalcio, manca da decidere lo stadio dove eventualmente l'Inter Under 23 potrebbe giocare, così come chi dovrà guidarla, con nomi quali quelli di Handanovic e Chivu che sono già circolati come ipotesi. Ma il progetto sta già nascendo nelle menti dei dirigenti.