Il 2024 nerazzurro - Un derby per la storia: Acerbi e Thuram accendono la stella in faccia al Milan

Alcune partite scrivono una stagione mentre altre scolpiscono la storia. Riavvolgere il nastro a Milan-Inter del 22 aprile 2024 significa raccontare un film cominciato lontano. La pellicola horror per tutti gli interisti della doppietta di Giroud e della frittata di Bologna quando il tricolore è volato definitivamente sulle maglie del Milan di Stefano Pioli. Ma il calcio offre sempre la possibilità di riscatto e spesso risarcisce le delusioni con gli interessi. L’aria che si respira al Meazza ad inizio aprile è strana: tanti rossoneri disertano la partita perchè l’idea di veder festeggiare i cugini lo scudetto della doppia stella proprio davanti ai loro occhi non va giù.

È il grande tormentone del pre partita quello dello stadio più interista che milanista, e basta vedere cosa accade al minuto diciotto per comprendere la reale suddivisione del tifo di San Siro. Quando Francesco Acerbi impatta il pallone dell’uno a zero è ricoperto da un boato assordante. Un colpo di testa capace di mandare in stasti un popolo intero, pronto a festeggiare lo scudetto con cinque giornate di anticipo. Chi è campione domina sempre e comunque. L’Inter attacca ma non sfonda definitivamente: Lautaro getta nella siepe il 2-0, Mkhitaryan scalda Maignan, Thuram manca il bersaglio grosso con il destro. Chiamatelo pure monologo nerazzurro.

L’appuntamento con la storia si avvicina sempre di pù. Tic tac, il tempo corre e arriva il minuto 49’. Appena Thuram prende palla e si accentra tutti rivedono in testa la rete del 2-0 nella partita d’andata. Il francese questa volta calcia forte sul primo palo, la palla scivola sul terreno umido. Miagnan non può nulla nemmeno questa volta. Due gol come due stelle tricolore pronte ad accendersi sotto il cielo di Milano. Il gol di Tomori assume quasi il contorno della beffa. Il pareggio del Milan non arriva più e si repirano solo tensione mista a gioia in un finale di gara rovente.

L'Inter ha un appuntamento con la storia. Lo aveva chiesto la società, lo voleva Simone Inzaghi, lo desiderava ardentemente un gruppo che dopo una stagione da capogiro. il triplice fischio ha fatto riversare nelle strade un biscionme nerazzurro di gioia e passione. Con una parata fino in Piazza Duomo che ha radunato tifosi di ogni generazione. Il 2025 è tutto da scrivere.