Il 2024 di Lautaro Martinez: non sarà da Pallone d'Oro, ma quanti gol ha segnato?

Che dire? Il 2024 di Lautaro Martinez è stato un anno straordinario. Il settimo posto al Pallone d'Oro gli starà pur stretto, ma in fin dei conti il capitano dell'Inter, nel riavvolgere il nastro di ricordi vissuti, ha passato una stagione ricca di successi in nerazzurro e pure con la maglia della Nazionale Argentina.

Lautaro ha senz'ombra di dubbio trascinato l'Inter alla vittoria della Supercoppa Italiana passata (in attesa dello scontro con l'Atalanta a breve) e anche dello Scudetto così dolce e così indimenticabile della seconda stella. Con 24 reti ha vinto il titolo di capocannoniere di Serie A 2023-24, con tanto di premio ricevuto da MVP quale è stato, sempre in campionato la passata stagione.

Risultati che hanno consolidato il suo status di leader indiscusso e bomber a tutti gli effetti. Anche a livello internazionale Lauti ha lasciato un segno indelebile: seppur senza partire da prima scelta nella lista titolari del ct Scaloni, il Toro ha contribuito al successo estivo in Copa America. Trionfo guadagnato, anche qui, da primo marcatore della competizione con 5 gol segnati in 6 presenze. Ha permesso alla formazione di Scaloni di confermare la propria supremazia nel calcio sudamericano, dopo il Mondiale vinto nel 2022 in Qatar.

L'uscita di scena dagli ottavi di Champions League, con tanto di rigore fallito, una macchia sul curriculum. Eppure ad agosto è arrivata la tanto attesa firma sul nuovo contratto con il club nerazzurro che lo lega ufficialmente fino al 30 giugno 2029. Con ritocco d'ingaggio a corredo, 9 milioni d'euro annui.

Eppure la sua presenza in attacco è imprescindibile. I suoi gol decisivi e la capacità di sapersi adattare a diverse situazioni tattiche hanno reso Lautaro uno dei giocatori più completi al mondo. Nel frattempo il 2024 si è concluso con una fase calante per il capitano dell'Inter, visto che nella stagione 2024-25 la stanchezza accumulata dopo un anno di fatiche con club e Albiceleste si è fatta sentire.

La condizione fisica ne ha risentito e la sua prolificità sotto porta è calata, con pochi gol (solo 6 in 15 partite) fin qui rispetto all'annata passata. Nonostante il suo impegno e la sua determinazione, la fatica ha iniziato a condizionare il suo rendimento, mettendo alla prova la sua capacità di reagire a un momento difficile. Reazione che è arrivata proprio a ridosso del primo trofeo stagionale in palio per la sua Inter, la Supercoppa Italiana. Lo sblocco dopo 55 giorni di astinenza gli permetterà di ripartire a fuoco nel 2025?

Tra i buoni propositi per il nuovo anno, ovviamente, la possibilità di rigiocarsi la finale di Champions League, per poter salire sul tetto d'Europa e guardare tutti dall'alto.