Frattesi: "Titolare in Nazionale? I compagni mi prendono in giro, ma non ho mai pensato all'addio"
Nella sua intervista ai microfoni de La Stampa, Davide Frattesi si sofferma su una particolarità: è titolare in Nazionale, ma non nell'Inter. Un dato che stimola e non sconvolge il centrocampista nerazzurro: "Per me è uno stimolo in più. Ogni cosa va sempre presa per il verso giusto. Altrimenti diventa tutto troppo grande. La concorrenza aiuta a dare sempre il massimo. Quando andiamo in Nazionale, i miei compagni dell’Inter mi prendono in giro: “Ecco, vai da papà Luciano”, scherzano sul Ct che mi schiera dall’inizio. Come giocava bene la sua Roma, quando ero nella Primavera giallorossa".
In estate era emersa l’indiscrezione di una sua insofferenza per il minutaggio all’Inter: adesso va meglio?
"In quel momento l’unico mio pensiero era trovare le esche giuste per andare a pesca in Sardegna. Ho fatto il permesso per praticare l’altra mia grande passione: la pesca subacquea. Poi si è messo in mezzo mio fratello ed è stato un disastro. Avevo paura che mi colpisse con la fiocina. Faceva un tale macello con le pinne e il fucile".
Ha già stabilito il nuovo fioretto con sua nonna Stefania dopo la promessa di portarla sul pullman per la seconda stella?
"Non ancora, facciamo sempre il punto sulla stagione a Natale quando viene a trovarmi ad Arese, appena fuori Milano, dove vivo con la mia fidanzata. Non sono riuscito a portarla sul pullman, ma ha partecipato ad altri festeggiamenti. Di sicuro voglio fare il bis per rivedere una coreografia splendida come quella prima di Inter-Torino di aprile".