Arna-Taremi flop, Carlos Augusto e Frattesi in calo. Riserve sotto esame, l'Inter vuole risposte
All'Inter c'è un problema-riserve? Se lo chiede La Gazzetta dello Sport, che effettua una serie di analisi sulla rosa nerazzurra. In questa versione della squadra campione d'Italia tutti trovano spazio, esclusi i due vice-Sommer che sono a secco di minuti (Martinez e Di Gennaro), ma molti giocatori non stanno rendendo come lo scorso anno o com'è nelle loro possibilità. C'è in sostanza, un'Inter che corre e una che trotterella. Andiamo ad analizzare insieme chi non sta convincendo.
Doppio flop in attacco: Taremi impalpabile, Arna sparisce dalle gerarchie
Il primo flop di quest'Inter deriva dalla corsa stagione e da quella spesa incomprensibile per Marko Arnautovic. 11mln circa e 3.5mln/anno per una quarta punta che, nei fatti, non ha mai dato un reale contributo: cinque reti in 27 presenze in Serie A, due in quattro gare di Champions League e la serata da incubo che è costata l'eliminazione contro l'Atletico Madrid. L'austriaco ha ottenuto ancor meno minutaggio quest'anno (24' in media) e ha segnato solo una rete contro la Stella Rossa, al punto da sembrare un giocatore fuori dai progetti e attirare gli interessi di Siviglia e Torino.
Il vero flop offensivo è però Mehdi Taremi, arrivato all'Inter dopo sei mesi in rincorsa e in crescita nel Porto, ma anche dopo un flop assoluto nel primo semestre per quelle distrazioni da mancato rinnovo. L'anno scorso l'iraniano andò comunque in doppia cifra e tirava tre volte in media a partita, ma quest'anno sta deludendo sotto ogni aspetto dopo un buon precampionato: una rete e due assist contro la Stella Rossa, una buona gara col Man City e poi il nulla cosmico. Questa versione di Taremi non tira (0.8 conclusioni a gara), non fa gol e non incide: vedere per credere la non-prestazione di Leverkusen. E ora Correa può superarlo.
Frattesi e Carlos Augusto, che succede: i due super-sub appaiono irriconoscibili
L'anno scorso una buona parte dello scudetto passò dalle reti decisive di Davide Frattesi che, per fare un paio d'esempi, regalarono tre punti contro Udinese e Verona. Il centrocampista fu un fattore da subentrante con sette reti segnate e giocò parecchio in Champions League, consentendo ai titolarissimi di rifiatare. Quest'anno il suo minutaggio è aumentato a 49' di media a partita in tutte le competizioni, ma lo ha fatto in un sostanziale silenzio-radio. Il Frattesi nerazzurro per ora, secondo la Rosea, non è nemmeno parente di quello che vediamo in Nazionale. Pochissime conclusioni e pochissimi inserimenti quando subentra, un caos disorganizzato quando gioca titolare: non incide e perde moltissimi palloni.
Situazione simile per Carlos Augusto, che di fatto non è mai realmente un concorrente per la maglia da titolare di Federico Dimarco. Evidente ed enorme la differenza di rendimento dei due giocatori. Il brasiliano arranca nella fase offensiva e ha peggiorato i suoi numeri anche in difesa: 1,7 palloni recuperati a partita dai 2,3 dell'anno scorso, 1,9 duelli vinti da 2,9. Rendimento estremamente peggiorato e in Champions, dov'è stato spesso titolare, la differenza col compagno si è vista. Urge una svolta da parte di questi giocatori, altrimenti per l'Inter sarà difficile reggere il triplo impegno. Per ora, l'unico giocatore ad aver migliorato il suo rendimento tra le "seconde linee" è un ottimo Bisseck. Mentre Zielinski si sta confermando determinante, sia da vice-Mkhitaryan che da vice-Calha.