La moviola di Inter-Napoli 1-1: fa discutere il rigore assegnato ai nerazzurri
Paritta decisamente tosta a San Siro per Maurizio Mariani tra Inter e Napoli. Nel corso di una partita intensa e ricca di episodi controversi, il Napoli passa in vantaggio al 23' grazie a McTominay, che trova la rete con un inserimento preciso sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Nonostante un check del VAR, il gol viene convalidato: la posizione dello scozzese era regolare, dietro a Dumfries.
Solo due minuti dopo, al 25', si segnala un intervento falloso di Rrahmani su Thuram lanciato verso l’area. Il fallo avviene fuori area, ma l’arbitro Mariani decide di non estrarre il cartellino giallo, nonostante l’irregolarità meritasse una sanzione. Questa decisione lascia qualche perplessità, considerando che il metro arbitrale sembra piuttosto tollerante. Poco prima della fine del primo tempo, al 44', un altro episodio dubbio coinvolge Çalhanoglu, che dopo aver realizzato un gol commette un fallo tattico su McTominay. Anche in questo caso, ci sarebbe stato spazio per un'ammonizione, ma il direttore di gara opta per un approccio permissivo.
A inizio ripresa, al 48', c'è un'occasione per l'Inter: Lautaro Martinez tenta una spettacolare conclusione di tacco, ma non riesce a trovare la via della rete. Nell'azione, Oliveira del Napoli tocca il pallone con la mano, ma si tratta solo di un rimpallo e il movimento è giudicato involontario, quindi non scatta alcuna sanzione. Un minuto più tardi, al 49', Lautaro chiede un rigore dopo un contatto in area con Buongiorno. Tuttavia, il difensore del Napoli interviene in maniera pulita e l’arbitro fa proseguire senza esitazioni.
Infine, al 72', l'episodio più importante: l'Inter guadagna un rigore. Dumfries viene fermato in area da Anguissa, e Mariani decreta il penalty, con il VAR che conferma la decisione. Il contatto è abbastanza leggero, ma comunque c’è e pertanto il rigore non è revocabile. Si tratta dunque di un rigore a discrezione del direttore di gara, che però poi Calhanoglu fallisce placando dunque in anticipo due possibili settimane di polemiche.