Materazzi consola Lautaro: "Sneijder quarto al Pallone d'Oro 2010: quali sono i criteri?"
L'ex colonna dell'Inter, Marco Materazzi, ha rilasciato una intervista a La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, nella quale ha parlato in particolare del Pallone d'Oro e dell'arrivo di Lautaro Martinez al settimo posto.
Tra Lautaro e la top 5 in cui lei lo avrebbe collocato, ci sono Haaland e Mbappé. Entrambi nella scorsa stagione hanno vinto un campionato, come l’interista, ma in nazionale solo delusioni. Allora cosa incide davvero nei criteri di assegnazione del premio?
"Occorre capire se si sceglie in base il valore assoluto dei giocatori, e possiamo discuterne, o se pesa la bacheca. Se pesa per tutti allo stesso modo, intendo dire. Ma ripeto, chi vota per il Pallone d’oro non è sempre lineare nelle scelte. Volete un altro esempio?".
Prego.
"Sneijder nel 2010. Triplete con l’Inter, finale mondiale con l’Olanda. Se Robben non si fosse divorato un gol contro la Spagna, su assist proprio di Sneijder, la storia sarebbe cambiata? Magari no, visto che Wesley alla fine ha chiuso al quarto posto".
Quell’anno il Pallone d’oro andò a Messi, il recordman del riconoscimento che nei mesi scorsi ha fatto “campagna” per Lautaro: "Lo merita più di chiunque altro".
"Ecco, Lauti si tenga strette quelle parole, perché il giudizio di Messi vale più di tutta la giuria del Pallone d’oro messa insieme. E aggiungo pure l’affetto di tutti gli interisti: Lautaro è un simbolo,un capitano vero, ha trascinato la squadra a un traguardo storico come lo scudetto della seconda stella, da capocannoniere della Serie A.Sono questi i fattori che ti stimolano a fare di più, ad alzare il livello per vincere ancora".
Aver dominato il nostro campionato non è bastato a Lautaro per scalare posizioni. La Serie A è sottostimata a livello internazionale?
"In Premier vince quasi sempre il City, nella Liga è un discorso tra Real e Barcellona, in Bundesliga Leverkusen campione dopo 11 anni di Bayern. In Serie A, dal 2021 a oggi, lo scudetto ha cambiato padrone ogni anno: io la chiamo competitività, spettacolo, equilibrio. Chi la pensa diversamente è fuori strada".
Guardiamo avanti, alle prossime edizioni del Pallone d’oro. Lautaro è destinato ai soli piazzamenti o potrà posare con il premio tra le mani?
"È una bella partita. Stimolante perché, a prescindere dai criteri di voto, i nomi con cui si confronterà resteranno quelli di grandi attaccanti come Mbappé e Haaland. Io però,per carattere e tempra, prendo Lautaro tutta la vita. E gli auguro di eguagliare il mio record: vincere scudetto, Champions, Mondiale per club e Mondiale in nazionale. Mancano le ultime due caselle da riempire...".
A proposito di coppe internazionali, c’è chi rimprovera al numero 10 interista un rendimento al di sotto dei suoi standard proprio in Champions. Lei come la pensa?
"Lautaro ha fatto gol ovunque, ha giocato una finale di Champions due stagioni fa, ha trionfato in Coppa America segnando più di tutti e decidendo la finale. Di che parliamo?".