Calha-centrismo: la salita al potere di Hakan contro il Lecce, fino al gol

Un passaggio della partita di ieri ha reso la sfida del Meazza ancora più al ritmo ed ai tempi di Hakan Calhanoglu, fino al gol del turco su calcio di rigore.

Ecco quanto spiega in merito La Gazzetta dello Sport oggi in edicola: "Luca Gotti, scollinata l’ora di gioco, ha osato il doppio attaccante, con relativo cambio di sistema: dentro Pierotti per Rafia e 4-4-2. Un tentativo corretto, a quel punto bisognava inventarsi qualcosa, però, senza Rafia a sbattersi nelle pressioni su Calhanoglu, la partita è diventata ancora più Calha-centrista di quanto già non fosse".

Una mossa che ha di fatto finito per penalizzare i giallorossi: "Il Lecce ha tirato troppo su la coperta e Gaspar, già coinvolto nella dormita collettiva dell’1-0, ha provocato un altro pasticcio, su un cross da destra ha “cinturato” Thuram con una presa da lotta greco-romana. Rigore inevitabile e sul dischetto è andato lo specialista, proprio lui, Hakan Calhanoglu, che ha aggiunto un’altra tacca alla carlinga della sua infallibilità: 17° rigore trasformato su 17 calciati in Serie A. Se si allarga il panorama all’intera carriera, il dato rasenta la perfezione: 45 tirati e 41 realizzati, appena 4 gli errori. Sul 2-0 e con l’Inter in gestione, Inzaghi si è concesso il lusso di togliere Calhanoglu per inserire Asllani. A due passi dalla fine si è resa necessaria una bella parata di Sommer su un tiro di Medon Berisha, segno che l’Inter non ha ancora la testa feroce della stagione scorsa in Serie A. Venerdì Inter-Atalanta ci regalerà una prima verità credibile".