Passa l'emendamento Mulè su Lega Serie A: cambia il calcio. Le parole di Abodi e Casini
ANSA) - ROMA, 11 LUG - La Commissione Cultura e Sport della Camera ha approvato l'emendamento Mulé riformulato. Lo apprende l'ANSA. Nell'emendamento votato si legge che "nel rispetto degli statuti, al fine di garantire un'adeguata rappresentanza nei sistemi federali, negli sport a squadre composte da atleti professionisti e con meccanismi di mutualità generale previsti dalla legge, le leghe sportive professionistiche hanno diritto a un'equa rappresentanza negli organi direttivi delle federazioni sportive nazionali di riferimento che tenga conto anche del contributo economico apportato al relativo sistema sportivo". (ANSA).
In buona sintesi, l’emendamento prevede l’autonomia delle leghe dalla Federcalcio, con più autonomia a livello di statuto, organizzazione e gestione delle leghe. La Serie A avrà il diritto di avere parere vincolante sulle delibere della Figc che la riguardano e la possibilità di ricorrere contro la giustizia sportiva direttamente al Tar del Lazio.
Così ha commentato il ministro dello Sport Abodi: “Adesso sarà più facile per la Federazione, se vorrà anche con il nostro contributo, trovare una soluzione equilibrata e di buonsenso al tema trattato dall’emendamento, e anche alle altre grandi questioni che non hanno trovato risposte e soluzioni in questi anni nel sistema calcio“.
Queste invece le parole del presidente della Lega Casini: “L’approvazione dell’emendamento al decreto sport in Commissione cultura e sport della Camera darà maggiore rappresentatività alla Lega Serie A nel sistema federale. Ciò rappresenta, dopo anni, un primo traguardo importante. La norma è un primo passo, indispensabile, del percorso di riforme che la Serie A ha chiesto da tempo. Con l’emendamento Mulé nel dl sport viene infatti affermato un principio cardine delle democrazie contemporanee, quello della no taxation without representation per cui la Serie A vedrà finalmente riconosciuto un ruolo adeguato rispetto al sostegno economico che fornisce all’intero movimento del calcio. L’attenzione rivolta dalle massime istituzioni del Paese alla definizione di misure e strumenti necessari per una riforma profonda del settore mostra che il calcio inizia finalmente a essere considerato un comparto industriale, alla stregua di altri settori che contribuiscono alla crescita economica e sociale del Paese. Oggi è un nuovo giorno, che deve portare all’evoluzione e alla crescita del nostro movimento di cui la Serie A è, e deve essere, parte trainante a beneficio anche dei giovani, dello sport di base e delle nazionali. Ringrazio il Governo, con il Ministro Abodi, e il Parlamento per l’indagine conoscitiva del Senato e per il lavoro svolto dalla Camera sull’emendamento dell’On. Mulé, per quanto fatto per raggiungere questo primo, importante, risultato“.