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Nicola Berti rivela: "Al Franchi non sono gradito. Io e mio figlio cacciati a insulti"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
Oggi alle 09:18Primo Piano
di Redazione FV
per Firenzeviola.it

Nicola Berti rivela: "Al Franchi non sono gradito. Io e mio figlio cacciati a insulti"

Il debutto con la Fiorentina, poi mezza carriera nell'Inter: per Nicola Berti la sfida di stasera è sempre speciale. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l'ex centrocampista di viola e nerazzurri ha parlato soprattutto della sua esperienza personale e di un passaggio, quello dalla Fiorentina all'Inter, che a Firenze videro come un tradimento: "Sarebbe stato il caso di andarla a vedere una partita del genere. Peccato che al Franchi io non sia gradito. Mi rifarò a inizio marzo al Maradona, la sfida col Napoli non me la perdo".

Il popolo viola ricorda ancora il presunto tradimento dell'estate 1988, quando dalla Fiorentina passò proprio all'Inter: "Sembra incredibile ma sì, si ricordano ancora di quello. Quattro anni fa, prima del Covid, ho provato a tornare al Franchi con mio figlio. Gli spettatori che avevo intorno mi presero di mira finché non me ne sono andato. Uscendo mi è venuto in mente di quando, al Mondiale 1990, per consentirmi di entrare nel ritiro azzurro di Coverciano la Federazione dovette procurarmi una scorsa dei carabinieri: parlo sul serio, la gente voleva darmi addosso.

L'Inter è la squadra che tifavo sin da ragazzo, ma la Fiorentina è stata importante per me. Lì mi sono messo in luce e grazie alla mia vendita il club ha fatto una grossa plusvalenza. Il popolo gigliato se la prese con me con accanimento e ferocia superiori a quelli visti per la cessione di Baggio. In un certo senso forse potrei esserne anche orgoglioso, solo che questo accanimento dura ancora. C'è stata solo una partita in cui sono sceso in campo con le gambe tremolanti: Fiorentina-Inter del febbraio 1989, la prima dopo il passaggio in nerazzurro. Fin dal riscaldamento venni intimorito da cinquantamila spettatori. In altre circostanze, non poche,i fischi mi gasavano, ma quella volta l'accusai molto, tanto che Trapattoni mi tolse dal campo dopo mezz'ora in cui avevo girato a vuoto".