Genoa, un conto la Juve di Thiago Motta, un altro quella di Tudor

Diciamo la verità, probabilmente era meglio affrontare la Juventus di Thiago Motta rispetto a quella di Igor Tudor che appare rinvigorita e vogliosa di dimostrare in campo di meritare un piazzamento tra le prime quattro che avranno diritto a disputare la prossima Champions League. La "vecchia" Juventus pareva allo sbando o quasi, con mister Thiago Motta che non riusciva a trovare il bandolo della matassa e con giocatori scontenti, uno su tutti, Dusan Vlahovic.

Questa Juve invece ha ritrovato la carica. L'allenatore appena arrivato ha caricato la rosa e Vlahovic in particolare ricordandogli le sue parole un po' di anni fa quando diceva che era il centravanti più forte di tutti. Di certo il Genoa si troverà contro un trio offensivo di primissimo piano con il serbo centrale ed ai suoi fianchi Yildiz e Kolo Muani. Tre bocche da fuoco importanti che possono fare paura a tutti, non solo ai rossoblu.

Sino a domenica scorsa le quotazioni rossoblu affinché potessero strappare un risultato positivo erano buone, dall'avvento di Igor Tudor sono crollate inesorabilmente. Toccherà a mister Patrick Vieira toccare le giuste corde per motivare al massimo le corde genoane provando a trovare le mosse giuste per mandare a carte quarantotto le idee dell'allenatore dei piemontesi.

Speranze di qualche recupero almeno di un paio di giocatori tra quelli infortunati. Si potrebbe puntare su Thorsby e Ekuban e perché no con una speranziella su Vitinha. Ma occorrerà capire l'entità del problema fisico subito da Miretti nella prima gara con la Nazionale Italiana Under 21. Proprio nel periodo in cui il centrocampista stava disputando le sue migliori sfide e era reduce dalla doppietta al Lecce ecco questa "scocciatura". Davvero non ci voleva e la speranza è che davvero non sia nulla di grave e possa giocare contro la squadra che ha in mano il suo cartellino (ricordiamo che Miretti è al Genoa in prestito secco).

Dal gennaio 1991 il Genoa non vince a Torino in casa dei bianconeri. I rossoblu vanno alla ricerca del nuovo Skuhravy, bomber che sentenziò quell'ultimo successo del Grifone contro la Vecchia Signora in trasferta. Ma se con la Juve di Thiago Motta poteva esserci l'idea che il segno "2" in schedina potesse verificarsi, con Tudor in panchina le difficoltà sono aumentate esponenzialmente. Ma il calcio non è una scienza esatta e non sempre i più forti o i più favoriti vincono...