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Frosinone, Greco: "Step importantissimo della carriera. La paura è uno stimolo positivo"TUTTO mercato WEB
ieri alle 17:49Serie B
di Tommaso Maschio

Frosinone, Greco: "Step importantissimo della carriera. La paura è uno stimolo positivo"

“Abbiamo fatto un'ottima settimana con la squadra, che ha grande qualità tecnica. Ho visto dei ragazzi molto consapevoli del momento che si sta vivendo. Vogliono iniziare un percorso per cambiare questa situazione nel modo più veloce possibile”. Il neo tecnico del Frosinone Leandro Greco esordisce così nella conferenza stampa di presentazione che arriva alla viglia della sfida alla capolista Pisa in programma domani: “ Prima che calciatori, questi sono ragazzi che hanno degli aspetti emotivi da gestire. Tu vuoi fare, ma non riesci a fare molto se non c'è serenità, abbiamo lavorato sotto questo punto di vista. Ci sono grandi margini di miglioramento dal punto di vista tecnico, tattico e mentale. - prosegue Greco come riporta Tuttofrosinone.com - Difesa a tre o a quattro? Siamo stati attenti a fare delle valutazioni sulle caratteristiche della squadra. Abbiamo bisogno di solidità, nel calcio di oggi i moduli lasciano il tempo che trovano, ma avere una struttura ben chiara e definita aiuta la squadra a lavorare meglio in campo. Domani vedremo se saremo stati a dare un minimo di ordine”.

La squadra era stata definita "depressa". Il fatto che lei sia giovane, può essere un vantaggio per lavorare sulla testa dei ragazzi?
“Non so, io ho portato quello che sono io, ho portato me stesso senza fare niente di diverso. Giocare può portare una sensibilità diversa, sicuramente l'età mi può avvicinare alla squadra, ma è come ti poni e come parli ai ragazzi che fai la differenza. La squadra capisce subito se sei vero o meno, ho cercato di portare il mio modo di vedere il calcio”.

Il Frosinone affronta la capolista, che è curiosa di capire come giocherà il nuovo Frosinone di Greco. I ragazzi sono costretti a giocare un testacoda imprevisto
“Sappiamo di incontrare una squadra forte, completa, che ha tutte le caratteristiche giuste. Noi riteniamo di essere competitivi, dobbiamo trovare l'equilibrio tra la necessità di fare punti e il bisogno di uscire da questa situazione il prima possibile. Dobbiamo seminare e costruire ancora per poi andare a cogliere più avanti. Bisogna però lavorare anche sui risultati e l'emotività che portano. La squadra io l'ho vista, percepita, ho sentito qualcosa di profondo. Abbiamo tutto per uscire da questa situazione”.

Avrà lavorato sulla testa di questi ragazzi, ma contro una squadra fortissima ci dobbiamo aspettare qualcosa di diverso anche da un punto di vista di formazione?
“Incontriamo la prima in classifica, ci sono dei dettagli che mi tengo per me. Ogni minima cosa per noi può incidere, abbiamo pensato bene prima di fare delle scelte, ma tutti avranno delle opportunità perché ci aspetta una settimana importante. Saranno tutti coinvolti, voglio tenere tutti dentro perché è il momento di stare tutti uniti. Ogni minima cosa può fare la differenza, siamo stati scrupolosi nel cercare di fare le cose al meglio”.


Si parlava di alibi, ne avete parlato anche in ritiro?
“Io guardo sempre quello che si può andare a fare nonostante le difficoltà. In tanti ti sanno dire perché le cose non vanno, ma pochi sanno risolvere le situazioni. La squadra ho cercato di stimolarla, perché ha tutte le caratteristiche per essere competitiva. Voglio tirare fuori il massimo da tutti coloro ch ho a disposizione”.

Quando è arrivata la chiamata del direttore per questo ruolo, ha provato contentezza o timore reverenziale per questa avventura
“Non ho paura a dirlo, è normale avere paura, ma sono stimoli, è qualcosa di positivo. Non credo nelle persone che non hanno mai dubbi o paura di affrontare le cose, è uno step importantissimo nella mia carriera e non voglio essere schiavo del risultato. Lavoro per dare soddisfazione al direttore, al presidente e a tutta una città in cui mi sono trovato benissimo in questi due mesi”.

Come ha trovato la squadra a livello fisco? Chi non è disponibile?
“Sono tutti disponibili tranne quelli che già conoscete, la squadra può alzare il livello ma ci vuole tempo. Sono metodologie diverse, non è sbagliato quello che è stato fatto prima. Qualcosa è stato cambiato, cambieremo ancora, ci vuole pazienza e perseveranza”.