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Le pagelle della Fiorentina - C'è il pieno di 7, lo prende anche Palladino. Fagioli in chiaroscuro
Risultato finale: Fiorentina - Panathinaikos 3-1 (5-4 aggregato)
De Gea 6 - L’occasione è da non sbagliare, per questo gioca la prima partita europea dopo il playoff di agosto. Il lavoro non è granché, si arrende all’eccezionale rigore di Ioannidis.
Pongracic 7 - Sta tornando a disputare prestazioni sul livello che ha spinto la Fiorentina a investire tanto per averlo. Non solo perfetto dietro, procura anche il rosso a Mladenovic.
Comuzzo 7 - Al centro della difesa a tre, la marcatura dell’ex veronese Swiderski è compito suo. Toglie ossigeno al polacco con continuità, rimedia anche all’unico errore (su Ioannidis).
Ranieri 6,5 - L’azione del 2-0 firmato da Gudmundsson nasce da un suo tenace recupero alto. Rischia con un intervento a vuoto a metà ripresa, ma è l’unico momento di vero ritardo.
Dal 79’ Zaniolo sv.
Dodo 6,5 - La voglia di spingere e percorrere la fascia avanti e indietro non manca, casomai difetta nella pulizia di qualche giocata. Rimane però un motorino che non si esaurisce mai.
Dal 93’ Moreno sv.
Mandragora 7 - Ha il mancino caldo, anzi caldissimo. Lo libera da trenta metri verso l’angolino della porta per l’1-0, ma lo usa anche per far girare la squadra. Da applausi.
Dal 79’ Adli sv.
Cataldi 6 - In un contesto tanto delicato, è necessario anche mantenere la calma e giocare col fosforo più che con la forza. Serve saper fare bene anche il minimo sindacale.
Dal 60’ Folorunsho 6 - Sporco nella tecnica delle giocate, ma quanto temperamento e voglia di non mollare mai. Le armi che servivano alla Fiorentina nella ripresa.
Fagioli 6 - La palla scotta, visto anche lo svantaggio di partenza? Non quando è tra i suoi piedi: dà l’impressione di avere la calamita. Il rigore però è una leggerezza: in chiaroscuro.
Gosens 7 - Nelle primissime fasi pare soffrire la catena di destra del Pana, poi però piano piano sale in cattedra. La giocata con cui manda in porta Kean per il tris è alta qualità.
Gudmundsson 7 - Comincia un po’ nascosto, quando però ha spazio sa come colpire e la dimostrazione arriva con l’azione del 2-0, in cui una deviazione lo aiuta. Dopo un’ora, esce.
Dal 60’ Beltran 6 - Ci mette un po’ ad entrare nel vivo del gioco, quando lo fa però si rivela importante nel guadagnare qualche fallo. Significano secondi preziosi per rifiatare.
Kean 7 - Nel primo tempo flirta un paio di volte con il gol ma tra scarsa precisione e un Dragowski che si supera, non lo raggiunge. Non si perde d’animo e il 3-0 è cosa sua.
Raffaele Palladino 7 - Si gioca tutto, è tempo di scelte forti e la presenza di De Gea lo spiega bene. La Fiorentina raccoglie l'energia trasmessa dagli spalti e la traduce in un primo tempo famelico, in cui il 2-0 del parziale va stretto ai viola. Il secondo tempo è totalmente diverso: alla sua squadra viene il braccino e il finale è di sofferenza, nonostante il 3-0 di Kean in contropiede. Però la qualificazione era ciò che serviva, la medicina contro la crisi.
De Gea 6 - L’occasione è da non sbagliare, per questo gioca la prima partita europea dopo il playoff di agosto. Il lavoro non è granché, si arrende all’eccezionale rigore di Ioannidis.
Pongracic 7 - Sta tornando a disputare prestazioni sul livello che ha spinto la Fiorentina a investire tanto per averlo. Non solo perfetto dietro, procura anche il rosso a Mladenovic.
Comuzzo 7 - Al centro della difesa a tre, la marcatura dell’ex veronese Swiderski è compito suo. Toglie ossigeno al polacco con continuità, rimedia anche all’unico errore (su Ioannidis).
Ranieri 6,5 - L’azione del 2-0 firmato da Gudmundsson nasce da un suo tenace recupero alto. Rischia con un intervento a vuoto a metà ripresa, ma è l’unico momento di vero ritardo.
Dal 79’ Zaniolo sv.
Dodo 6,5 - La voglia di spingere e percorrere la fascia avanti e indietro non manca, casomai difetta nella pulizia di qualche giocata. Rimane però un motorino che non si esaurisce mai.
Dal 93’ Moreno sv.
Mandragora 7 - Ha il mancino caldo, anzi caldissimo. Lo libera da trenta metri verso l’angolino della porta per l’1-0, ma lo usa anche per far girare la squadra. Da applausi.
Dal 79’ Adli sv.
Cataldi 6 - In un contesto tanto delicato, è necessario anche mantenere la calma e giocare col fosforo più che con la forza. Serve saper fare bene anche il minimo sindacale.
Dal 60’ Folorunsho 6 - Sporco nella tecnica delle giocate, ma quanto temperamento e voglia di non mollare mai. Le armi che servivano alla Fiorentina nella ripresa.
Fagioli 6 - La palla scotta, visto anche lo svantaggio di partenza? Non quando è tra i suoi piedi: dà l’impressione di avere la calamita. Il rigore però è una leggerezza: in chiaroscuro.
Gosens 7 - Nelle primissime fasi pare soffrire la catena di destra del Pana, poi però piano piano sale in cattedra. La giocata con cui manda in porta Kean per il tris è alta qualità.
Gudmundsson 7 - Comincia un po’ nascosto, quando però ha spazio sa come colpire e la dimostrazione arriva con l’azione del 2-0, in cui una deviazione lo aiuta. Dopo un’ora, esce.
Dal 60’ Beltran 6 - Ci mette un po’ ad entrare nel vivo del gioco, quando lo fa però si rivela importante nel guadagnare qualche fallo. Significano secondi preziosi per rifiatare.
Kean 7 - Nel primo tempo flirta un paio di volte con il gol ma tra scarsa precisione e un Dragowski che si supera, non lo raggiunge. Non si perde d’animo e il 3-0 è cosa sua.
Raffaele Palladino 7 - Si gioca tutto, è tempo di scelte forti e la presenza di De Gea lo spiega bene. La Fiorentina raccoglie l'energia trasmessa dagli spalti e la traduce in un primo tempo famelico, in cui il 2-0 del parziale va stretto ai viola. Il secondo tempo è totalmente diverso: alla sua squadra viene il braccino e il finale è di sofferenza, nonostante il 3-0 di Kean in contropiede. Però la qualificazione era ciò che serviva, la medicina contro la crisi.
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