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Le seconde linee tradiscono Palladino, Fiorentina sconfitta dopo quasi 2 mesi. Trionfo APOEL
Finita l'imbattibilità della Fiorentina dopo quasi due mesi, 'colpa' di una trasferta di Conference che sembrava decisamente abbordabile e che invece alla fine si è rivelata una trappola. La gara sul campo dell'APOEL di Nicosia aveva tutta l'apparenza della trasferta agevole, quella in cui si può pensare di fare turnover senza pagarne troppo le conseguenze, ed invece ecco arrivare quella sconfitta di cui a Firenze avevano scordato il sapore, considerando che l'ultima tra Serie A ed Europa prima di questa risaliva al 15 settembre scorso, sul campo dell'Atalanta.
Da lì un pareggio e tutte vittorie, per una squadra che sembrava aver cambiato marcia e aver raccolto maggiori certezze dalle proprie seconde linee. D'altronde le prime due di Conference, sempre sotto robusto turnover, avevano portato in dote una vittoria, questa volta l'esito finale è stato diverso e ben più amaro. Un ko maturato in un primo tempo da dimenticare: Palladino ha provato a correggere in corsa inserendo via via i titolari che poteva metter dentro, ma senza frutti.
A fine partita Palladino non è contento, naturalmente, ma non lascia campo alla sola amarezza, provando a rimanere razionale: "Sapevamo che oggi potevamo affrontare una squadra dal blocco molto basso. Facevano 4-1-4-1 sfruttando solo i contropiedi: abbiamo preparato bene la partita, nei primi trenta minuti avevamo il pallino e abbiamo creato situazioni per fare male. Siamo stati ingenui nel concedere ripartenze. E una volta sotto non era facile: li abbiamo messi lì ma senza trovare il guizzo finale e scardinarli. Hanno giocato per sporcare tutto, anche in maniera irruenta. Nel secondo tempo non si è quasi mai giocato, hanno spezzato il ritmo. Analizziamo ciò che abbiamo fatto bene e con grande equilibrio pensiamo subito al campionato".
Da lì un pareggio e tutte vittorie, per una squadra che sembrava aver cambiato marcia e aver raccolto maggiori certezze dalle proprie seconde linee. D'altronde le prime due di Conference, sempre sotto robusto turnover, avevano portato in dote una vittoria, questa volta l'esito finale è stato diverso e ben più amaro. Un ko maturato in un primo tempo da dimenticare: Palladino ha provato a correggere in corsa inserendo via via i titolari che poteva metter dentro, ma senza frutti.
A fine partita Palladino non è contento, naturalmente, ma non lascia campo alla sola amarezza, provando a rimanere razionale: "Sapevamo che oggi potevamo affrontare una squadra dal blocco molto basso. Facevano 4-1-4-1 sfruttando solo i contropiedi: abbiamo preparato bene la partita, nei primi trenta minuti avevamo il pallino e abbiamo creato situazioni per fare male. Siamo stati ingenui nel concedere ripartenze. E una volta sotto non era facile: li abbiamo messi lì ma senza trovare il guizzo finale e scardinarli. Hanno giocato per sporcare tutto, anche in maniera irruenta. Nel secondo tempo non si è quasi mai giocato, hanno spezzato il ritmo. Analizziamo ciò che abbiamo fatto bene e con grande equilibrio pensiamo subito al campionato".
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