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UN KO CHE SERVE DA MONITO: TUTTO È PERFEZIONABILE E IL MERCATO POTRÀ DARE UNA MANO A PALLADINO. QUESTE RISERVE NON BASTANO NEMMENO PER LA CONFERENCE, IL LIVELLO DELLA PANCHINA VA ALZATO SUBITO. E UN VICE KEAN È LA PRIMA GRANDE PRIORITÀ
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Pietro Lazzerini
per Firenzeviola.it

UN KO CHE SERVE DA MONITO: TUTTO È PERFEZIONABILE E IL MERCATO POTRÀ DARE UNA MANO A PALLADINO. QUESTE RISERVE NON BASTANO NEMMENO PER LA CONFERENCE, IL LIVELLO DELLA PANCHINA VA ALZATO SUBITO. E UN VICE KEAN È LA PRIMA GRANDE PRIORITÀ

Le riserve della Fiorentina non bastano per sognare un percorso virtuoso in Conference League. Ci sperava il club, ci sperava anche Palladino, ma dopo la sconfitta contro l'Apoel Nicosia è evidente che la panchina non sia sufficientemente di qualità per poter dar fiato a chi in campionato sta navigando tra le limpidi acque dell'alta classifica. Sono troppi i giocatori che allungano le fila della rosa viola che sono troppo distanti dalla qualità espressa dai giocatori da filastrocca che giustamente il tecnico non cambia pressoché mai in Serie A. Alla prima minima difficoltà affrontata in Europa, la Fiorentina è uscita con una amara quanto giusta sconfitta che non compromette il percorso internazionale ma che sicuramente conferma la sensazione di avere due squadre che viaggiano a due velocità nettamente diverse tra loro. 

Vice Kean cercasi - Impossibile non pensare alla necessità a gennaio di intervenire per acquistare un sostituto di Kean. Troppa differenza tra lui e Kouame per non avvertire il bisogno di trovare un'alternativa all'altezza. L'ivoriano anche contro i modesti ciprioti, si è distinto per un buon assist che ha però condito una partita senza guizzi, senza protezione di palla, senza nessun tipo di qualità anche solo accostabile a quella espressa dall'ex Juventus. Inutile anche ragionare su un potenziale acquisto sull'esterno offensivo che all'occorrenza possa giocare anche al centro. Serve un altro centravanti. Punto. 

Altro che atteggiamento - Non è certo solo una semplice questione di approccio. Perché è vero che i primi tempi di Conference sono stati tutti complicati, ma è una complicazione dovuta agli interpreti più che all'atteggiamento. Ed è per questo che è difficile farne una colpa a Palladino. Il vero ultimo step che la Fiorentina dovrà provare a fare tra gennaio e l'estate sarà proprio quello di allungare la rosa rivoluzionando anche la panchina dopo l'ottima rivoluzione dei titolari attuata da società e dirigenza pochi mesi fa. 

Paulo Sousa insegna - Ovviamente questo ko non cancella niente dell'ultimo periodo vissuto dalla Fiorentina, però sarà necessario cancellare tutto della notte di Nicosia, per evitare scorie che possano modificare il clima del Viola Park. La partita cerchiata in rosso dallo spogliatoio è stata evidentemente quella di domenica contro l'Hellas Verona e la risposta dovrà arrivare proprio contro i gialloblu. Terminare questo periodo con una vittoria in campionato renderebbe quasi indolore questo stop europeo. Viceversa, non ottenere i tre punti rischierebbe di far vivere due settimane di depressione a una squadra che sta rendendo ottimamente in campionato e meno in Europa. Rischio da scacciare in un momento chiave della stagione. Anche se è bene che tutti siano consci della distanza di qualità tra prime scelte e riserve. Perché un'altra cosa da evitare come la peste è quella di ripetere il mercato che bloccò i sogni di gloria della Fiorentina di Paulo Sousa. Quella stagione sia un monito, tutto è perfezionabile, anche l'ottimo lavoro dell'estate scorsa.