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Una brutta Fiorentina a Cipro, riecco una sconfitta dopo quasi 2 mesi: vince 2-1 l'APOEL
Prima sconfitta in Conference per la Fiorentina, battuta 2-1 dall'APOEL.
Pessimo primo tempo viola - Osservato il minuto di silenzio come su tutti gli altri campi di gare UEFA in memoria delle vittime causate dall'alluvione a Valencia, poi la gara comincia in uno scenario di tifo caldo (l'APOEL festeggia il 98° anniversario dalla fondazione) e senza il pubblico di fede viola, che dovrà saltare anche la prossima trasferta europea per squalifica. Tante seconde linee in campo per la Fiorentina, la testa di Palladino dà priorità al Verona in campionato ma la sua squadra prende comunque da subito in mano il pallino del gioco. Nel primo quarto d'ora il più intraprendente è Kouame, che arriva tre volte al tiro ma senza riuscire a far male. Il pressing della Fiorentina col passare dei minuti cala, sale la prova dell'APOEL che al 37' indirizza il match con il gol del vantaggio segnato dall'ex Donis. La reazione dei viola si materializza in qualche minuto e si materializza nel mancino da lontano di Mandragora ben respinto da Belec. Nel recupero del primo tempo, la beffa: la difesa viola si scioglie sull'inserimento palla al piede di Abagna, che insacca il 2-0 con cui le due squadre rientrano negli spogliatoi per l'intervallo.
La Fiorentina reagisce solo in parte - Palladino, decisamente poco soddisfatto di quanto avvenuto nei primi 45 minuti, all'intervallo inserisce subito Beltran al posto di Adli, poco più tardi tocca anche ai vari Dodo, Ranieri e Bove fare il loro ingresso in campo. Il problema è che però nel mentre la Fiorentina non reagisce e costruisce ben poco. Fino almeno al minuto 73, quando con un guizzo Ikoné trova il gol del 2-1 dopo uno scambio rapido con Kouame e un destro che bacia il palo e poi si insacca. I ciprioti però usano la testa e qualche tattica sempre buona nel calcio, come quella di spezzettare il ritmo dell'incontro e concedersi lunghe pause, a raffreddare pure la voglia di risalire la china della Fiorentina. E il piano dell'APOEL riesce, anche a fronte di un maxi-recupero da 7 minuti la squadra di Jimenez riduce i rischi al minimo e si porta a casa una vittoria di grande peso. Prima sconfitta nel maxi-girone europeo per la Fiorentina, che rimane ferma a quota 6 punti, i viola non perdevano una gara dal 15 settembre scorso.
Rivivi APOEL-Fiorentina con TMW
Pessimo primo tempo viola - Osservato il minuto di silenzio come su tutti gli altri campi di gare UEFA in memoria delle vittime causate dall'alluvione a Valencia, poi la gara comincia in uno scenario di tifo caldo (l'APOEL festeggia il 98° anniversario dalla fondazione) e senza il pubblico di fede viola, che dovrà saltare anche la prossima trasferta europea per squalifica. Tante seconde linee in campo per la Fiorentina, la testa di Palladino dà priorità al Verona in campionato ma la sua squadra prende comunque da subito in mano il pallino del gioco. Nel primo quarto d'ora il più intraprendente è Kouame, che arriva tre volte al tiro ma senza riuscire a far male. Il pressing della Fiorentina col passare dei minuti cala, sale la prova dell'APOEL che al 37' indirizza il match con il gol del vantaggio segnato dall'ex Donis. La reazione dei viola si materializza in qualche minuto e si materializza nel mancino da lontano di Mandragora ben respinto da Belec. Nel recupero del primo tempo, la beffa: la difesa viola si scioglie sull'inserimento palla al piede di Abagna, che insacca il 2-0 con cui le due squadre rientrano negli spogliatoi per l'intervallo.
La Fiorentina reagisce solo in parte - Palladino, decisamente poco soddisfatto di quanto avvenuto nei primi 45 minuti, all'intervallo inserisce subito Beltran al posto di Adli, poco più tardi tocca anche ai vari Dodo, Ranieri e Bove fare il loro ingresso in campo. Il problema è che però nel mentre la Fiorentina non reagisce e costruisce ben poco. Fino almeno al minuto 73, quando con un guizzo Ikoné trova il gol del 2-1 dopo uno scambio rapido con Kouame e un destro che bacia il palo e poi si insacca. I ciprioti però usano la testa e qualche tattica sempre buona nel calcio, come quella di spezzettare il ritmo dell'incontro e concedersi lunghe pause, a raffreddare pure la voglia di risalire la china della Fiorentina. E il piano dell'APOEL riesce, anche a fronte di un maxi-recupero da 7 minuti la squadra di Jimenez riduce i rischi al minimo e si porta a casa una vittoria di grande peso. Prima sconfitta nel maxi-girone europeo per la Fiorentina, che rimane ferma a quota 6 punti, i viola non perdevano una gara dal 15 settembre scorso.
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