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Fiorentina, Commisso: "Dopo Atene salutato Italiano per Palladino. Una scelta azzeccata"
Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, nel corso dell'intervista rilasciata a La Nazione (leggi qui l'integrale) di oggi si è soffermato su vari aspetti legati al club viola.
Per esempio il numero uno della Fiorentina torna sulla costruzione dell'attuale squadra, sin dagli albori: "Dopo Atene abbiamo preso, insieme a Ferrari e Pradè, la decisione che ci sembrava più giusta. Ho ringraziato Italiano per il grande lavoro fatto, poi la scelta di Palladino ci è sembrata la più giusta. Un grande lavoratore che aveva solo bisogno di tempo. E oggi quella scelta mi pare sia stata azzeccata". E ancora: "Siamo stati criticati per le cessioni, ma con quei soldi sono arrivati undici nuovi giocatori. Non siamo lì per caso, speriamo che duri". Sulle forti tinte italiane nella rosa viola, aggiunge Commisso: "Come tutti gli italoamericani ho forte senso di appartenenza alla Nazionale. Ho sempre voluto più italiani, magari cresciuti al Viola Park come Commisso".
Aggiunge poi: "Io mi fido dei miei collaboratori. I loro valori sono i miei e sono convinto che porteranno sempre avanti le mie idee". Dopo aver ribadito che l'obiettivo rimane lo stesso degli ultimi anni ("Fare meglio dello scorso anno") traccia la strada da seguire: "Sono molto contento della classifica ed è uno dei momenti più belli. Ma dobbiamo continuare su questa strada senza accontentarci. Al momento non abbiamo fatto nulla. Vogliamo provare a fare qualcosa di speciale, tutti insieme e un passo alla volta". Magari passando dal mercato di gennaio? Ribatte il presidente viola: "Se l'operazione e buona, sono pronto a intervenire. Se dobbiamo fare uno sforzo lo faremo. Ma andiamo avanti un giorno alla volta. Siamo lì e vogliamo rimanerci e vorrei regalare a Firenze qualcosa che si ricorderanno per sempre".
Per esempio il numero uno della Fiorentina torna sulla costruzione dell'attuale squadra, sin dagli albori: "Dopo Atene abbiamo preso, insieme a Ferrari e Pradè, la decisione che ci sembrava più giusta. Ho ringraziato Italiano per il grande lavoro fatto, poi la scelta di Palladino ci è sembrata la più giusta. Un grande lavoratore che aveva solo bisogno di tempo. E oggi quella scelta mi pare sia stata azzeccata". E ancora: "Siamo stati criticati per le cessioni, ma con quei soldi sono arrivati undici nuovi giocatori. Non siamo lì per caso, speriamo che duri". Sulle forti tinte italiane nella rosa viola, aggiunge Commisso: "Come tutti gli italoamericani ho forte senso di appartenenza alla Nazionale. Ho sempre voluto più italiani, magari cresciuti al Viola Park come Commisso".
Aggiunge poi: "Io mi fido dei miei collaboratori. I loro valori sono i miei e sono convinto che porteranno sempre avanti le mie idee". Dopo aver ribadito che l'obiettivo rimane lo stesso degli ultimi anni ("Fare meglio dello scorso anno") traccia la strada da seguire: "Sono molto contento della classifica ed è uno dei momenti più belli. Ma dobbiamo continuare su questa strada senza accontentarci. Al momento non abbiamo fatto nulla. Vogliamo provare a fare qualcosa di speciale, tutti insieme e un passo alla volta". Magari passando dal mercato di gennaio? Ribatte il presidente viola: "Se l'operazione e buona, sono pronto a intervenire. Se dobbiamo fare uno sforzo lo faremo. Ma andiamo avanti un giorno alla volta. Siamo lì e vogliamo rimanerci e vorrei regalare a Firenze qualcosa che si ricorderanno per sempre".
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