ESPERIMENTO AUDACE MA "RIPETIBILE": BELTRAN E GUD A CACCIA DELLA MIGLIORE INTESA
Dopo il modulo a trazione anteriore con il Lask giovedì, a Bologna la Fiorentina si è ripetuta e in campo dal primo minuto è sceso tutto il potenziale offensivo possibile. Per la prima volta insieme con la maglia da titolare c'erano Beltran a sinistra, Gudmundsson dietro Kean, con Colpani più arretrato sulla destra. Un assetto spregiudicato, se così si può definire, e che ha inevitabilmente alleggerito il peso del centrocampo, rispetto a quando giocava Edoardo Bove in quelle zone di campo, dove aveva compiti diversi e riusciva in qualche modo a dettare il passo in fase di non possesso.
La direzione che ha intrapreso la Fiorentina di Palladino, in attesa di qualche rinforzo dal mercato soprattutto in mezzo al campo, sembra quella di cercare di far coesistere Beltran e Gudmundsson, con l'argentino che, nonostante a Bologna sia risultato meno incisivo rispetto alle ultime uscite, avrà sicuramente compiti diversi rispetto a quando ha giocato proprio alle spalle di Kean. Quello visto al Dall'Ara è stato un "esperimento" (ripetibile, per riprendere le parole di Citterio nel post partita) che vede inevitabilmente ancora alcuni meccanismi da affinare, soprattutto nell’intesa tra Beltran e Gudmundsson. La scelta di schierare un attacco così offensivo ha avuto inevitabili ripercussioni sulla mediana, dove il duo di centrocampo ha dovuto coprire ampie zone di campo e sopperire alla mancanza di un vero interditore, come era Bove.
Palladino ha puntato su giocatori dinamici e tecnici come Adli e Cataldi, cercando di compensare il sacrificio fisico con una maggiore velocità nella gestione del pallone. Il messaggio lanciato è chiaro: la Fiorentina vuole osare e non ha paura di sbilanciarsi. In attesa del mercato, le prossime settimane saranno decisive per affinare i meccanismi e valutare la tenuta di questo assetto in contesti più difficili. L’intesa tra Beltrán e Gudmundsson, così come il ruolo centrale di Kean, saranno gli elementi chiave per trasformare un esperimento audace in un sistema efficace e vincente.