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Difesa a 3, da punto debole a punto di forza: senza Dodo ritorno a 4?TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 16:00Copertina
di Samuele Fontanelli
per Firenzeviola.it

Difesa a 3, da punto debole a punto di forza: senza Dodo ritorno a 4?

Ci sono stati due momenti chiave, due sliding doors per dirla all'americana, nella stagione della Fiorentina. Due momenti in cui Raffaele Palladino ha prima deciso di abbandonare la sua iniziale idea di calcio e poi optato per tornare sui propri passi. Ci riferiamo all'intervallo della sfida di settembre contro la Lazio, quando il tecnico campano rivoluzionò la squadra passando dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1 dando il via al momento migliore della stagione gigliata, e del match contro il Lecce di fine febbraio quando, dopo tre sconfitte consecutive, l'ex allenatore del Monza decise di provare a dare una nuova svolta all'annata dei viola tornando definitivamente alla difesa a tre. Una soluzione che ha portato benefici alla retroguardia gigliata, ridando nuova solidità a tutta la squadra. Adesso però, vista la sicura assenza almeno per la sfida contro l'Empoli di Dodo a causa di un problema all'addome, il tecnico campano potrebbe essere costretto, considerando le difficoltà di adattamento sulla corsia destra dei vari Folorunsho, Moreno e Parisi, a schierare nuovamente la difesa a 4.

Numeri a confronto con la difesa a 3
Se nel giorno della sua presentazione Palladino dichiarò di non essere integralista e di essere pronto a cambiare vestito tattico alla propria squadra, cosa che in effetti ha fatto più volte, fin dalle prime amichevoli fece capire che nelle sue idee iniziali la Fiorentina avrebbe difeso a tre. 11 gol subiti in 6 partite e mezzo (il primo tempo contro la Lazio), zero vittorie stagionali e un preliminare di Conference League passato ai rigori contro la Puskas Akademia lo convinsero però a cambiare procedendo verso il 4-2-3-1. Dopo un autunno straordinario il malore di Bove ha rotto l'incantesimo, la squadra non ha più ritrovato l'equilibrio delle 8 vittorie consecutive in campionato ed è tornata ad avere un rendimento altalenante. Palladino però, a parte il ritorno al 3-4-2-1 nella sfida del Franchi contro il Napoli, ha continuato a schierare la difesa a 4. Fino al delicato match, veniva dopo tre sconfitte consecutive contro Inter, Como e Verona, casalingo contro il Lecce. Era il 28 febbraio e Palladino provò a dare una nuova svolta alla stagione gigliata cambiando di nuovo modulo, tornando alla difesa a 3 e passando al 3-5-2. Anche grazie ai nuovi acquisti di gennaio, a livello difensivo soprattutto a quello di Pablo Marì dal Monza, la Fiorentina con questo schema ha trovato un nuovo equilibrio, come dimostrato dai numeri. Dalla sfida contro i salentini ad oggi i gigliati hanno subito 11 reti in 11 gare, non perdono da 8 gare e hanno raggiunto la semifinale di Conference League contro il Real Betis. 

Senza Dodo di nuovo difesa a 4?
Adesso che i viola avevano trovato nuovamente un equilibrio ecco che arriva l'imprevisto, tra l'altro in contemporanea ad un'altra assenza pesante come quella di Moise Kean, il problema all'addome per Dodo. Il brasiliano salterà sicuramente la sfida di domenica pomeriggio contro l'Empoli e forse anche l'andata delle semifinali di Conference League contro il Real Betis. Il dilemma per Palladino allora diventa il seguente: adattare uno tra Folorunsho, forse il più a suo agio per quanto visto fino ad ora, Moreno o Parisi (l'ex Empoli è in lizza per giocare titolare anche a sinistra visto che Gosens è appena rientrato dall'infortunio al ginocchio) sulla corsia di destra, oppure cambiare modulo, tornare alla difesa a 4 e schierare Comuzzo terzino destro? Vedremo quanto starà fuori Dodo e quali saranno le scelte di Palladino. Che peccato però, adesso che la retroguardia gigliata aveva finalmente trovato confidenza e automatismi con la difesa a tre.