
Lo stop di Kouame preoccupa la Fiorentina. E il futuro ora è davvero un'incognita
La notizia verrà confermata nelle prossime ore dall'Empoli (ed è giusto che, per questioni di natura medica, siano le società di calcio a dare conto in via ufficiale delle condizioni di salute dei propri tesserati) eppure le sensazioni che si respirano attorno a Christian Kouame non sono per niente buone. E il rischio che l'ivoriano - ora in azzurro ma di proprietà ancora della Fiorentina - possa aver già concluso la sua stagione (intaccando anche parte della prossima, tra preparazione estiva e buona parte del girone d'andata) è più che fondato. I rumors parlano di una nuova lesione al legamento crociato per l'ex Genoa ma, ripetiamo, sarà il club azzurro a darne conto entro il primo pomeriggio di oggi.
Doppia conseguenza
Logico che uno stop di questa entità avrebbe ripercussioni non solo per la formazione di D'Aversa - attesa peraltro al Franchi tra un paio di settimane, per un derby dell'Arno mai così sentito tra ambizioni Champions della Fiorentina e incubi di retrocessione per l'Empoli - ma anche per quella di Palladino, dato che l'eventualità di un infortunio di questo tipo (che peraltro Kouame ha già avuto nel novembre 2019, quando giocava nel Genoa, salvo poi essere acquistato dai viola due mesi dopo) comporterebbe due cose: l'inevitabile mancato riscatto del giocatore da parte del club del presidente Corsi - ma in caso di B sarebbe stato comunque improbabile - e il suo ritorno a Firenze, all'interno di un contesto che ormai non lo vede più parte integrante del progetto varato tra la scorsa estate e gennaio.
Difficile gestione
Ma se il ritorno in viola di Kouame era in ogni caso un'eventualità con cui la Fiorentina aveva già iniziato a convivere, il possibile lungo stop in cui potrebbe incorrere il giocatore (se ci sarà lesione al crociato, l'inattività non sarà inferiore ai cinque mesi) impedirà alla società viola anche solo di valutare una nuova destinazione quest'estate per l'attaccante, che dovrà restare al Viola Park ad allenarsi per recuperare dall'infortunio. Non certo una notizia che farà fare i salti di gioia all'area tecnica, considerando peraltro gli 1,7 milioni di euro percepiti dal classe '97 e la difficoltà di doversi trovare a gestire un giocatore destinato a rientrare tra svariati mesi, fuori dai piani di Palladino e con il contratto in scadenza nel 2027.







