
Nella corsa all'Europa la Fiorentina deve cambiare soprattutto il rendimento in trasferta
Sei squadre in sei punti, dai 53 del Bologna che attualmente si guadagnerebbe la Champions League ai 47 del Milan che al nono posto tallona la Fiorentina. Se i viola di Raffaele Palladino vorranno centrare l’Europa, a prescindere da quel che avverrà in Conference League, sarà bene sbagliare il meno possibile nelle prossime 9 gare di campionato, ma soprattutto cambiare marcia lontano dal Franchi, perché é in trasferta che la Fiorentina ha perso terreno favorendo il recupero delle dirette concorrenti.
Un super rendimento in casa
Fino a ora Kean e compagni hanno costruito la propria classifica soprattutto in casa, e sono soprattutto le vittorie sulle big a confermarlo. Fino a oggi al Campo di Marte si sono succedute vittime illustri quali Inter, Milan, Juventus, Lazio e Roma e alla ripresa toccherà all’Atalanta misurarsi con un ambiente che al netto delle difficoltà strutturali dello stadio si è rivelato un fortino. Con 30 punti la Fiorentina è quinta nella classifica che tiene conto delle gare interne, dietro a Inter, Napoli, Bologna e Roma e soprattutto davanti a Juventus, Milan, Lazio e Atalanta. Insomma c’è poco da eccepire a una squadra che quando ha giocato in casa raramente ha steccato, sia nel girone d’andata quando ha costruito il filotto da 8 vittorie consecutive infilando 6 successi consecutivi all’ombra della torre di Maratona che nel recente passato con 3 vittorie negli ultimi 4 turni.
L’obbligo di un cambio di passo in trasferta
Le dolenti note riguardano invece il rendimento esterno, perché con i 18 punti fin qui raccolti i viola si ritrovano solo all’ottavo posto di questa particolare graduatoria, sostanzialmente fuori dalle posizioni europee. Dietro ad Atalanta, Inter, Napoli, Lazio, Juventus, Bologna e Milan gli uomini di Palladino dovranno cambiare passo a cominciare dalla prossima trasferta, quella di San Siro contro il Milan in programma il prossimo 5 aprile, cercando d’interrompere un trend negativo che vede i viola reduci da 3 sconfitte consecutive (con Napoli, Verona e Inter) che diventano 4 nelle ultime 5 partite e persino 5 nelle ultime 7 sfide di campionato.
Discriminante calendario
Insomma al netto dei risultati delle concorrenti, comunque destinate a incrociarsi da qui alla fine della stagione, la Fiorentina potrebbe giocarsi molte chance d’Europa in trasferta, anche perché delle 9 sfide in programma saranno 5 quelle da giocare fuori Firenze. Se il calendario interno prevede Atalanta, Parma, Empoli e Bologna quello esterno metterà di fronte a Kean e compagni Milan, Cagliari, Roma, Venezia e Udinese, chiamando la Fiorentina a prendersi punti lontano dal Franchi per avviare quella rincorsa ai posti validi per l’Europa League (o chissà magari pure alla Champions) trovando tutt’altro rendimento in stadi diversi dal proprio.







