
"Io e De Gea simili per due caratteristiche": il giudizio di Frey al CorSport
Sarà la giornata di Giuseppe Rossi, ma non solo. Protagonista del Pepito Day, in programma oggi alle 18 allo stadio Franchi, anche Sebastien Frey, leggendario portiere della Fiorentina, che ha parlato della gara di oggi ma non solo in un'intervista realizzata dal Corriere dello Sport. Questo un estratto:
Si aspettava questo impatto di De Gea sulla Fiorentina?
"A dir la verità ero un po' scettico, soprattutto per l'inattività. Stare fermo più di un anno (e a quell'età) per un portiere è difficilissimo. Pensavo avesse bisogno di più tempo per tornare in forma e adattarsi a un contesto nuovo".
A livello tecnico invidia qualcosa allo spagnolo?
"No ecco io non invidiavo niente a nessuno, neanche a Buffon e Casillas".
Allora, quale caratteristica avete in comune?
"Sì, un po' mi assomiglia. Anche lui è molto istintivo, come me. Si dice esca poco dai pali? Lo dicevano anche di me. Però un portiere deve fare scelte in un centesimo di secondo. Spesso uscire non conviene."Quando ero giovane ero bello spericolato, poi ebbi un infortunio importante nel 2006 e ho dovuto cambiare stile di gioco. Il chirurgo mi disse che se mi fossi rotto di nuovo il ginocchio avrei terminato la carriera e rischiato di perdere la gamba. Mi sono dovuto adattare e ho deciso di uscire solo quando ero sicuro di farcela".
I migliori tre portieri in Italia?
"Ci metto De Gea. Un altro è Carnesecchi, mi piace tantissimo. Sta facendo cose incredibili in una grande squadra come l'Atalanta, ma secondo me può fare anche un salto ulteriore. E poiSommer, lui è pura affidabilità".







