
De Biasi su Palladino: "Lasciatelo lavorare, i bilanci si fanno a maggio. Fiorentina con identità e gioco discreto"
L'allenatore Gianni De Biasi è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Firenze in campo" per parlare del momento della Fiorentina, partendo del campionato in generale: "La Juventus stupisce un po' tutti, uscire dalla Coppa e dalla Champions si fa sentire ed ora ha l'unico obiettivo migliorare anche la classifica ma ci ha messo troppo tempo a sistemare le cose. E' un bel campionato perché c'è equilibrio ed è per questo più interessante. In coda è tutto da decidere".
La Fiorentina dove la inserisce? "La Fiorentina è partita bene poi è andata incontro a sconfitte, ma quella col Panathinaikos è rimediabile. Dipende dagli obiettivi di partenza, ma mi sembra che stia lavorando per il verso giusto e bisogna lasciare crescere un gruppo nuovo con un allenatore altrettanto nuovo. Ci sarà da capire come finisce la stagione e poi come migliorare questo gruppo. Palladino è un allenatore giovane che deve maturare altra esperienza. Da giovane pensi di avere tutte le verità in tasca ma poi dopo 10 anni spesso ti rivedi con auto critica e dopo altre esperienze e pensi "che coglione che ero" (ride, ndr)"
Come giudica queste critiche a queste montagne russe viola? "Provate a vedere anche l'Atalanta che ultimamente è cresciuta tanto ed è di grandissima qualità. La Fiorentina è passata attraverso risultati importanti e poi attraverso difficoltà, poi a fine stagione si tireranno le somme. Non credo nessuno credesse che lottasse per campionato o Champions, magari può centrare l'Europa League, vediamo".
Forse è per la difficoltà di passare dal calcio totalizzante di Italiano a quello pragmatico di Palladino? "Io sono stato molto integralista e dogmatico, ma oggi il calcio si è evoluto e si parla di principi di gioco e l'autonomia che si dà al calciatore è per farlo crescere e tutto si ottiene per step. Su Italiano però il bilancio è stato fatto dopo tre anni, lasciate lavorare Palladino, magari un esame più specifico andrà fatto il prossimo anno".
Sotto il sesto posto è un fallimento? "Non ho valutato la rosa della squadra a fondo ma l'ho vista giocare e mi sembra ci sia identità e gioca un calcio di discreta qualità, perciò non avrei tutte queste considerazioni negative".







