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Basta con le parole, con le scuse e con le soddisfazioni ingiustificate. La Fiorentina si gioca la stagione in 90 minuti: quarti di Conference o fallimento totale. Palladino al bivio: in caso di eliminazione è giusto cambiareTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:02L'editoriale
di Lorenzo Di Benedetto
per Firenzeviola.it

Basta con le parole, con le scuse e con le soddisfazioni ingiustificate. La Fiorentina si gioca la stagione in 90 minuti: quarti di Conference o fallimento totale. Palladino al bivio: in caso di eliminazione è giusto cambiare

Tutto in 90 minuti, al massimo 120. La Fiorentina, dopo il crollo verticale in campionato che ha portato la squadra all'ottavo posto in classifica, deve battere il Panathinaikos e proseguire il cammino in Conference League. Sì, è un dovere. Non ci sono altre strade percorribili, visto che l'ambizione sventolata nel giugno scorso e dimostrata in sede di mercato rischia di trasformarsi in una delusione totale. Sembra passato un secolo da quanto, giustamente, parlavamo e raccontavamo di una squadra bella da vedere, cinica e vincente, ma si tratta soltanto di qualche mese. Tutto è cambiato, tutto è peggiorato e il percorso per uscire da questa situazione molto difficile è uno solo, ben segnato, e passa dalla Conference League. Sia chiaro, in campionato la Fiorentina avrebbe ancora tutte le carte in regola per risalire, ma le ultime prestazioni sono la cartina tornasole di un gran numero di difficoltà difficili da superare.

Basta con le parole e le soddisfazioni ingiustificate.
Nelle ultime settimane non ha funzionato praticamente niente, sono arrivate solo sconfitte, eccezion fatta per la gara vinta contro il Lecce al Franchi, ma c'è anche qualcosa in più. Nel post gara della sfida contro il Napoli, persa per 2-1, le parole di Raffaele Palladino sono state tutt'altro che dure. Nei ragionamenti del tecnico si percepiva una sorta di soddisfazione, non data chiaramente dal risultato ma dal gioco messo in campo dalla sua squadra. Ecco, ci permettiamo di dire che quelle trame di gioco delle quali è stata fatta menzione, non si sono viste. Il Napoli ha avuto paura di non vincere nel finale, la partita è rimasta aperta fino all'ultimo secondo, ma questo non può bastare a giustificare certi elogi. La Fiorentina non meritava né di pareggiare né di vincere e se una prestazione del genere in casa della seconda in classifica può dare spunti positivi, se presa singolarmente, il fatto che sia all'interno di un periodo nero non può e non deve essere presa da esempio.

Palladino al bivio.
In tutto questo il pensiero continua a essere rivolto alla gara contro il Panathinaikos. La società ha ribadito l'unione di intenti che si respira all'interno del Viola Park (che chi non vive non può capire, a quanto pare) ma in campo si vedono cose che non rispecchiano le parole della dirigenza. E la domanda che ci facciamo è molto semplice: Palladino resterà anche in caso di eliminazione dalla Conference? La speranza è che la Fiorentina vada avanti, che riesca a raggiungere la terza finale consecutiva e che vinca la coppa, finalmente, ma se i greci dovessero fare il colpaccio quale sarebbe la reazione della società nei confronti dell'allenatore? La logica direbbe di cambiare, di affidare la panchina a un tecnico nuovo che possa iniziare nel finale di questa stagione il suo progetto da portare avanti nella prossima. Ma non saremo certo noi a decidere. Per adesso ci limitiamo soltanto a sperare che il Panathinaikos venga battuto con almeno due gol di scarto, perché in caso contrario il fallimento sarebbe totale. Meglio non pensarci.