CONTRATTI, Da De Gea a Gud e Adli: le scadenze 2025
Il periodo natalizio coincide più o meno con la metà della stagione, e visto il periodo di festa, a bocce ferme, l’occasione è buona anche per porre la lente d’ingrandimento sulla rosa della Fiorentina, in particolare su chi si avvicina alla scadenza del contratto.
I portieri
Procedendo in ordine di ruolo, David De Gea è l’autentica colonna della squadra di Palladino in questo primo scorcio stagionale. La sua pesantezza tra i pali è parsa decisiva a tutti fin da subito, in primis alla società che da tempo, infatti, lavora al suo rinnovo. Lo spagnolo in estate ha firmato solo un annuale con opzione per la seconda stagione col club di Commisso, voglioso di rilanciarsi come sta ottimamente facendo. E allora ecco aperti, ormai da mesi, i colloqui con il portiere ex United per esercitare questa opzione ed estendere l’accordo di almeno un altro anno.
I difensori
Nella linea arretrata l’unico elemento della Fiorentina che ha la scadenza fissata al 2025 è Robin Gosens, banalmente perché in prestito con diritto di riscatto a 7,5 milioni, che diventa obbligo al raggiungimento del 60% delle presenze stagionali o con la qualificazione della squadra almeno in Europa League. Anche sul suo fronte però, come nel caso di De Gea, la società ha le idee chiare da mesi: come anticipato dalla nostra redazione, sono già stati avviati i contatti con l’entourage per anticipare il riscatto del tedesco dall’Union Berlino. Tanto che c’è già un principio di accordo tra le parti, che si riaggiorneranno per chiudere la questione dopo Natale.
I centrocampisti
Senza dubbio il reparto con più situazioni da analizzare, visti i tanti prestiti che riguardano la mediana di Palladino. A partire dalla coppia fin titolarissima, Cataldi-Adli. L’ex Lazio è sbarcato a Firenze in prestito gratuito con diritto di riscatto a 4 milioni, e visto l’impiego e il legame instaurato con città e tifoseria - oltre che le cifre non proibitive -, è facile pensare che il club sia proiettato ad esercitare questa opzione. Discorso abbastanza simile per l’ex Milan, prelevato dalla Fiorentina in prestito oneroso a 2 milioni con diritto di riscatto a 10. Cifre un po’ più alte rispetto a Cataldi ma anche in questo caso, l’utilizzo e il ruolo di direttore d’orchestra interpretato finora da Adli spingeranno probabilmente la dirigenza a sborsare la cifra in questione.
Un po’ più da analizzare invece la situazione di Andrea Colpani, acquistato in prestito oneroso a 4 milioni con diritto di riscatto a 12 dal Monza. È stato un colpo fortemente voluto da Raffaele Palladino e si vede dall’utilizzo, ma anche la piazza l’aveva accolto in pompa magna quest’estate. L’allenatore rimarca spesso la sua importanza nella doppia fase di gioco, a garantire equilibrio e ripiegamenti che aiutano il lavoro del collettivo. Al contempo però, sta un po’ mancando nella produzione offensiva, quei gol e assist che la società voleva tanto importare dalla Brianza. I secondi sei mesi di stagione saranno decisivi per il suo eventuale riscatto dal parte del club di Commisso.
Gli attaccanti
Senza dubbio il caso più spinoso, poiché anche giuridico. Albert Gudmundsson è approdato alla Fiorentina in prestito oneroso a 8 milioni, con obbligo di riscatto a 17 legato a determinate condizioni, più 3,5 milioni eventualmente di bonus da raggiungere. Cifre alte, altissime, che se completate lo porteranno a essere l’acquisto più caro della storia viola, battendo quello di Nico Gonzalez nel 2021. Sul suo conto però, le valutazioni non sono solo tecniche. È nota ai più, infatti, la vicenda giudiziaria in cui si trova invischiato l’ex Genoa. Dopo esser stato giudicato innocente nella prima udienza, i procuratori islandesi hanno deciso di ricorrere in appello alla sentenza emessa inizialmente, con Gudmundsson che sarà atteso a mesi (non prima di giugno 2025) dal secondo giudizio nei suoi confronti. Inevitabilmente la Fiorentina segue anche questo filone, considerando la grande soddisfazione suscitata in tutto l’ambiente viola dal suo acquisto, inseguito dall’inverno precedente.