Borussia Dortmund sull'ottovolante: i gialloneri incantano dalla cintola in su, ma dietro ballano paurosamente... Hummels, dove sei?

Un avvio di stagione non degno di una squadra vicecampione d’Europa.

Il Borussia è uno spettacolo da vedere... anche per gli avversari

Il Borussia Dortmund del giovanissimo tecnico Sahin, quando scende in campo tanto in Bundesliga quanto in Champions League, è uno spettacolo per gli occhi. Il problema è che, un po’ troppo spesso, a divertirsi di più sono gli avversari dei gialloneri. Quella tedesca è una squadra a fortissima trazione anteriore, piena di talento debordante dalla metà campo in su ma totalmente priva di solidità dalla cintola in giù. In questo senso, l’addio di un leader assoluto della difesa come Mats Hummels si sta facendo pesantemente sentire partita dopo partita. Il veterano classe 1988 non solo guidava i compagni di reparto e coordinava i movimenti del pacchetto arretrato, ma nei momenti di difficoltà infondeva sicurezza e tranquillità a tutta la squadra, restituendole autoconsapevolezza ed equilibrio.

I gialloneri sono settimi in classifica in Bundesliga

Oggi il Borussia è una formazione “schizofrenica”: domina il Real Madrid a domicilio per un tempo, andando in vantaggio di due reti, e poi viene travolta dalla furia “blanca” nella ripresa quasi senza opporre resistenza. Va subito in vantaggio contro il modesto Augsburg in campionato e poi finisce per perdere (1-2) una partita ampiamente alla sua portata. Del resto la classifica in Bundesliga parla chiaro: il Dortmund è desolatamente settimo con quattro vittorie, un pareggio e tre sconfitte. Un ruolino di marcia inaspettatamente negativo per una squadra che appena pochi mesi fa sorprendeva l’Europa, sfiorando la conquista della Champions League.

In Champions il calendario dà una mano a Sahin

La fortuna dei gialloneri è che, almeno nella massima rassegna continentale, il calendario è decisamente dalla loro parte: Sturm Graz, Dinamo Zagabria, Barcellona (unica sfida veramente complicata), Bologna e Shakhtar saranno i prossimi avversari. Con sei punti finora conquistati in tre gare la qualificazione non dovrebbe sfuggire a Guirassy e compagni. Ma per recitare un ruolo da protagonisti in patria e a livello internazionale dovranno assolutamente trovare il modo di far convivere l’esuberanza travolgente dei loro attaccanti con una ritrovata compattezza di squadra. In caso contrario, serate-horror come quella del Bernabeu saranno destinate a ripetersi.