Inter, per dominare in Italia e vincere in Europa servono l'equilibrio tattico e la compattezza dell'anno scorso
Un trittico impegnativo, anche per via della doppia trasferta consecutiva Roma-Berna, che culminerà nell’attesissimo appuntamento del derby d’Italia con la Juventus in programma a San Siro il 27 ottobre.
Ritrovare gli automatismi difensivi già dalla gara con la Roma
L’Inter di Simone Inzaghi, dopo un avvio di stagione positivo ma segnato da qualche incertezza soprattutto in fase difensiva, è chiamata a serrare le fila e a ritrovare brillantezza e automatismi (in primi difensivi) dello scorso anno. Ce ne sarà bisogno già all’Olimpico contro i giallorossi di Juric: un avversario, in questo momento, del tutto indecifrabile. La Roma avrebbe le potenzialità per ricoprire una posizione di classifica molto più nobile rispetto a quella attuale, ma la sensazione è che il nuovo tecnico, dopo l’avvio di campionato deficitario con De Rossi in panchina, stia ancora cercando gli equilibri giusti tra la fase difensiva (fin qui molto altalenante) e quella offensiva. Tuttavia, quando indovinano la giornata giusta Pellegrini e compagni, soprattutto in casa, possono battere chiunque. Servirà dunque un’Inter come sempre autoritaria, propositiva ma al contempo attenta a non ripetere gli svarioni visti contro Udinese e Torino. Il 3-5-2 di Inzaghi lo scorso anno era un orologio svizzero; quest’anno in più di un’occasione si è inceppato, complici anche le condizioni fisiche non perfette di qualche giocatore-chiave.
Lo Young Boys non preoccupa: possibile turnover con vista-Juve
La successiva trasferta di Berna contro lo Young Boys non può preoccupare l’ambiente nerazzurro: gli svizzeri sono poco più che una buona squadra in patria, ma non paiono competitivi a livello internazionale. Possibile dunque che Inzaghi faccia riposare qualche primattore in terra elvetica, in vista del ben più probante banco di prova casalingo contro la Juve di Thiago Motta. Uno scontro tra titani che mai come quest’anno si configura come una partita da tripla, tra due formazioni che puntano entrambe – seppur con principi e idee tattiche diverse – a dominare il gioco.