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TMW RADIO - Lima: "Mi hanno tolto l'Andorra dopo 23 anni perché ho chiesto i tamponi"

TMW RADIO - Lima: "Mi hanno tolto l'Andorra dopo 23 anni perché ho chiesto i tamponi"TUTTO mercato WEB
martedì 10 novembre 2020, 19:08Calcio estero
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Ildefons Lima ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Ildefons Lima, difensore e capitano della nazionale di Andorra, che ha esordito nel lontano 1997 con la selezione, ha così parlato ai microfoni di Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Dopo che siamo stati rinchiusi a casa siamo tornati in campo per riprendere gli allenamenti e mi sono lamentato che qui in Andorra non abbiamo neanche fatto i test. Ho detto, da presidenti dell'assocalciatori di Andorra, che prima di iniziare sarebbe stato giusto fare i test, lamentandomi. La sorpresa è arrivata a settembre: non mi hanno convocato per motivi extra-sportivi, dicendo che non sarei andato in Nazionale a meno che non avessi chiesto scusa e non mi fossi dimesso da presidente dell'associazione. Siamo arrivati a questi livelli. Stanno mancando numerosi diritti costituzionali, tra cui quello di lavorare, visto che sono uno sportivo. Mi hanno fatto fuori senza provvedimenti disciplinari, mi hanno vietato di entrare a casa mia praticamente. Sono andati contro ogni statuto FIFA, non si possono permettere certe cose: associazioni spagnole hanno denunciato il tutto alla FIFA. In conferenza stampa sono arrivati a dire certe cose, togliendo diritti fondamentali. Neanche in Corea del Nord...".

Qualche compagno ha sollevato perplessità o si è schierato?
"Prima che succedesse tutto, avevamo fatto una riunione con la federazione e i capitani delle squadre volevano sistemare questa situazione sgradevole. L'allenatore in conferenza ha cominciato a dire che avrei dovuto smettere... Follia, hanno perso il controllo: la macchina ha perso il controllo e stanno cercando di non sbattere, ma succederà. I capitani dopo non hanno firmato niente, perché non sono d'accordo con questa cosa. Sono loro contro il mondo, anche se io ho messo già di mezzo la giustizia di Andorra, li ho citati in tribunale, e come vi ho detto c'è l'intervento di FIFPro. Sto chiedendo i miei diritti, nel 2020 non si possono vedere certe discriminazioni".

Il protocollo non prevede niente?
"Ci alleniamo con la mascherina in faccia... Nella nostra squadra i controlli ci sono, ma so per certo che da altre parti non ci sono. In Europa hanno cominciato ovunque, noi no".

Come si fa ad allenarsi con la mascherina?
"Non ce la fai. Ci sono dei momenti in cui devi abbassarla perché non respiri: pensa che ho 40 anni, come faccio a non respirare mai? Una follia, anche questa".

Sembra un altro pianeta.
"Sembra di essere al 1800. Si fa quello che vogliono quattro-cinque persone, senza fiatare. Se ti lamenti succede come a me".

Ci sarà il pubblico negli stadi?
"Spero intanto che prima di iniziare facciano i tamponi a tutti, e poi non credo ci sarà il pubblico. In generale non viene tanta gente, il campionato è piccolo. Non ci sarà praticamente nessuno".

Ci sono delle date?
"Purtroppo no. Io comunque sto facendo valere un diritto fondamentale, quello del lavoro: non potrei continuare a giocare ancora a lungo, ma purtroppo si sa che certe cose vanno lente. Immaginati l'avessero fatto qualche anno fa ai vari Totti o Del Piero che fossero stati esclusi dalla Nazionale perché si erano lamentati di qualcosa... Un puttanaio! Pensate agli altri: se hanno fatto questo a me, immaginate loro. Sui giornali non avevo mai detto una parola sbagliata sulla federazione, perché dovrò sempre ringraziarla, ma nel calcio ci sono anche persone che vogliono fare del male, e ne sto pagando io".

Com'è la situazione globale di Andorra?
"Abbiamo i confini chiusi con Spagna e Francia, non si può uscire o entrare a meno di motivi molto importanti. Anche bar e ristoranti sono chiusi, ed è un bel casino perché Andorra vive di turismo: a breve comincia la stagione invernale, e molta gente in teoria verrebbe qua...".

L'Andorra U21 è riuscita a fermare l'Inghilterra sul 3-3...
"Quando giochi contro certe nazionali, così forte, è una bella impresa. Sono contento, perché tanti sono anche compagni di Nazionale A, alternandosi con l'U21: felice per i ragazzi perché lo meritano, e meritano più aiuto per poter crescere. Io a loro dico se alla mia età si vedono ancora a giocare, e mi dicono di no...".

Qualcuno ha dimostrato solidarietà ad Andorra o è arrivato più da fuori?
"All'estero si sono resi più conto della follia, perché questo è un piccolo paese nel quale non succede mai nulla. 'Eh vabbè... Si lamenta perché non l'hanno chiamato in Nazionale', mi dicono. No, signora mia, non è così. Chi conosce come vanno le cose mi incita a lottare. Per fortuna c'è stato FIFPro, quando hanno saputo tutto sono subito intervenuti, hanno scritto alla federazione e neanche gli hanno risposto. Purtroppo è tipo una palla di neve che diventa una valanga e ti travolge: sono orgogliosi. In Spagna si dice che rettificare è lecito, ma secondo loro sono io ad aver sbagliato. Messi, visto cosa ha detto contro il Barcellona, se era ad Andorra non giocava più".

Peraltro avrebbe potuto sfidare Cristiano Ronaldo.
"Vabbè, la sua maglietta ce l'ho già (scherza, ndr)! Due volte l'ho affrontato... La cosa che mi fa arrabbiare è che stanno sottraendo tempo a uno sportivo, una cosa che non si può fare".

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