Manchester United-Brighton 1-2, le pagelle: tra i Red Devils si salva solo Eriksen. Gross decisivo
Risultato finale: Manchester United-Brighton 1-2
MANCHESTER UNITED
de Gea 5.5 - La sua respinta sul tiro di March, la quale provoca il gol di Gross, è rivedibile. Per il resto, non viene chiamato spesso in causa.
Dalot 5.5 - Se dietro è in costante affanno, dalla metà campo in avanti offre qualche segnale di vita. Mette lo zampino sull’autorete di Mac Allister.
Maguire 5.5 - In occasione del primo gol del Brighton riaffiorano le sue lacune nelle letture difensive. Si fa preferire nel corpo a corpo.
Lisandro Martinez 5.5 - Si assume troppe licenze nella costruzione dal basso, ma compensa con una discreta tenuta difensiva. Non proprio il debutto dei suoi sogni.
Shaw 5 - Si limita a fare il compitino sulla fascia sinistra: le sue sporadiche sortite offensive non si traducono in nulla di buono. Dal 90’+1’ Malacia s.v.
McTominay 5.5 - Rispetto al passato si inserisce più frequentemente senza palla, tuttavia lascia a desiderare dal punto di vista tecnico: regna la confusione nelle sue giocate. Dal 78’ van de Beek s.v.
Fred 5 - La sua prestazione viaggia di pari passo con quella di McTominay, ma nel caso del centrocampista brasiliano le sbavature in fase di impostazione si moltiplicano. Dal 53’ Cristiano Ronaldo 5.5 - Inerme di fronte alla pochezza generale della squadra: non gli capita tra i piedi nemmeno una palla gol in più di 40’ di gioco.
Sancho 5 - Tanti, troppi errori individuali per il fantasista inglese, che non combina nulla di qualitativamente significativo sull’asse di destra. Bocciato. Dal 90’ Elanga s.v.
Eriksen 6 - Falso nueve, trequartista, playmaker: il danese agisce da tuttofare all’interno dei meccanismi poco oliati dei Red Devils. Ciò che rimane è qualche buona geometria e lo spirito di sacrificio.
Bruno Fernandes 5.5 - Tante buone idee, ma un’esecuzione non sempre impeccabile. A volte tende a strafare, manifesto di un gruppo dannatamente individualista. Dal 90’+1’ Garnacho s.v.
Rashford 5 - Cerca di non dare riferimenti agli avversari con i suoi tagli dalla sinistra. Tuttavia, quando deve affondare il colpo esita troppo. Inconsistente.
Erik ten Hag 5 - La prima versione del suo Manchester United è una fedele copia di quello visto e rivisto l’anno scorso: squadra sfilacciata, poche idee e difesa ballerina. C’è molto da lavorare.
BRIGHTON
Sanchez 6 - Non deve sporcarsi spesso i guantoni: risponde presente quando necessario
Veltman 6.5 - Non presta il fianco alle sollecitazioni degli attaccanti avversari, interpretando con buoni risultati il ruolo ibrido di braccetto della difesa a tre e terzino destro.
Dunk 6.5 - Agisce da perno centrale della retroguardia difensiva e fa fruttare i suoi centimetri nei momenti di maggior forcing del Manchester United.
Webster 6.5 - Respinge buona parte delle minacce provenienti nella sua zona di competenza: solido.
March 6.5 - Macina chilometri sul binario destro, accompagnando la manovra con efficacia. Inoltre, un suo tiro propizia la seconda rete di Gross. Dal 90’+1’ Colwill s.v.
Mac Allister 5.5 - Macchia una prestazione matura in tutte le sue sfaccettature con lo sfortunato autogol che rimette in gara lo United.
Caicedo 7 - Fa la voce grossa nella zona nevralgica del campo: abbina ad un’ottima abilità di interdizione, la spiccata attitudine della tipica mezzala di inserimento.
Trossard 7 - La sua vivacità mette più volte in crisi la retroguardia dei Red Devils: corre tanto e fa venire il mal di testa a Dalot. Dal 75’ Lamptey s.v.
Gross 7.5 - Si fa trovare sempre al posto giusto nel momento giusto: con due semplici tap in a porta sguarnita decreta il successo dei Seagulls.
Lallana 6 - Meno appariscente degli altri compagni di reparto, ma comunque prezioso nella gestione della sfera nell’ultimo terzo di campo. Dal 75’ Mwepu s.v.
Welbeck 7 - Soprattutto nel primo tempo fa reparto da solo, poggiandosi sulla propria prestanza fisica per agitare le acque nella difesa avversaria. È suo l’assist per il primo gol di Gross. Dal 90’+6’ Undav s.v.
Graham Potter 7.5 - È il regista di un altro capolavoro: il suo Brighton, nonostante alcune cessioni eccellenti, riprende il discorso interrotto la passata stagione e sbanca l’Old Trafford con una prestazione di personalità e sacrificio. Chapeau.