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Cagliari, l'ex Copparoni: "Qualcosa non funziona nello spogliatoio fra i due tempi"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:23Serie A
di Daniele Najjar

Cagliari, l'ex Copparoni: "Qualcosa non funziona nello spogliatoio fra i due tempi"

L'ex portiere del Cagliari, Renato Copparoni, ha rilasciato una intervista a TuttoCagliari.net nella quale ha parlato del momento della squadra di Davide Nicola. Ecco alcune delle sue considerazioni.

Renato, come giudica la partita disputata dai ragazzi di Davide Nicola venerdì contro il Genoa?
"È stata una partita dai due volti. Abbiamo approcciato il primo tempo alla grande, e a mio parere avremmo meritato di segnare anche qualche gol in più. Però poi nella ripresa siamo sensibilmente calati: non capisco perché ultimamente incassiamo spesso gol all’inizio dei secondi quarantacinque minuti di gioco. Evidentemente c’è qualcosa che non funziona all’interno dello spogliatoio durante l’intervallo tra primo e secondo tempo. Non credo che la squadra abbia preso sottogamba la partita, che d’altra parte fino a quel momento aveva praticamente dominato. Ma sta di fatto che abbiamo beccato immediatamente gol al rientro dagli spogliatoi, proprio come era successo a Bologna".


Secondo lei il Cagliari salta continuamente il centrocampo perché mancano gli uomini per concepire un calcio fatto di passaggi rasoterra e azioni manovrate o perché Nicola imposta proprio in questo modo le partite?
"In effetti col Grifone non abbiamo mai cercato il dialogo e il fraseggio corto. Evidentemente Nicola, studiando le partite del Genoa, ha notato che i liguri andavano in difficoltà se attaccati con palle alte e, di conseguenza, ha impostato il match in questo modo. Comunque mi è sembrata un’anomalia rispetto al recente passato, perché quest’anno - a memoria - non avevo mai visto il Cagliari ricorrere così sistematicamente a questo tipo di giocata. Ripeto, Nicola avrà fatto questa scelta scientemente, anche perché nel corso della sfida non ha mai chiesto ai suoi giocatori di limitare i lanci lunghi, ma francamente non si può giocare sempre in questo modo. Anche perché finisci per consegnare il pallone ai difensori avversari: raramente Piccoli riusciva a spuntarla di testa sui centrali liguri. Magari il tecnico ha ritenuto che fosse il caso di scavalcare la mediana perché riteneva molto forte e robusto il centrocampo del Genoa. Tra l’altro nel primo tempo accompagnavamo l’azione offensiva con tutta la squadra, mentre nella ripresa - quando eravamo più stanchi e meno freschi sotto l’aspetto atletico - i centrocampisti non salivano a sostegno degli attaccanti. E infatti non abbiamo creato nessuna azione pericolosa. In definitiva, non si può impostare l’intera gara con questa strategia di gioco".