
ESCLUSIVA TC - DANIELE GOLETTI: "Vista dall'esterno, la scelta di Nicola di sostituire Coman con Augello è stata un errore. Il Cagliari si è abbassato troppo e troppo presto, Domenica spero che Ranieri si metta una mano sulla coscienza..."
Daniele Goletti, ex portiere del Cagliari, ai microfoni di Tuttocagliari.net commenta l’ennesima prestazione deludente dell’undici di Davide Nicola, che contro il Genoa - dopo una prima mezz’ora quantomeno incoraggiante - ha messo in mostra i suoi soliti, atavici difetti: atteggiamento tremebondo, calcio preistorico basato su lanci lunghi (quasi sempre sbilenchi) dalla difesa e incapacità cronica di costruire occasioni da gol. Così una partita che doveva essere vinta a tutti i costi si è chiusa con un amaro 1-1, peraltro più che meritato dagli ospiti liguri.
Daniele, continua l’involuzione di un Cagliari che sembra lontanissimo parente di quello ammirato in alcune gare di questo travagliato campionato. Cosa sta succedendo da alcune settimane a Luperto e compagni?
“So che i tifosi rossoblù ce l’hanno in particolare col tecnico Davide Nicola per il fatto che anche ieri ha tolto un attaccante, Coman, per inserire un terzino, Augello. Ora, naturalmente io non so cosa accada in settimana negli allenamenti: per poter giudicare le scelte del mister bisognerebbe vedere i giocatori tutti i giorni e conoscere le dinamiche interne del gruppo. Certo, se devo dare un parere dall’esterno dico che non è stata una mossa azzeccata: il Cagliari era partito bene ma poi dopo il gol segnato si è abbassato fin troppo, facendo un evidente passo indietro rispetto al percorso compiuto in questa stagione sotto il profilo del gioco. Non è pensabile rintanarsi in difesa già al 30’ del primo tempo: io capisco la scelta di serrare le fila nei minuti finali quando sei in vantaggio, ma farlo così presto è un grosso rischio. E infatti i sardi sono stati raggiunti quasi subito dal Genoa.
A me dispiace per il Cagliari e dispiace anche per Nicola, perché lo reputo un ottimo allenatore. Ripeto: d’istinto, da semplice tifoso, dico che con quel cambio il mister ha commesso un errore. Ma bisognerebbe capire cosa ha indotto Davide a prendere quella decisione…”
Resta poi un mistero la scelta di ricorrere costantemente ai lanci lunghi per innescare Piccoli, che da solo contro tutta la difesa avversaria non può fare quasi nulla. Manca totalmente, in questo Cagliari, la predisposizione a sviluppare un calcio fraseggiato e basato sul gioco rasoterra.
“Perché occorre avere gli uomini giusti per giocare il pallone con brillantezza e con qualità. Al Cagliari manca il faro del centrocampo; Nicola si sente più tranquillo con questi lanci lunghi a scavalcare la mediana per Piccoli, che fa quello che può. A proposito, mi tolgo il cappello davanti al centravanti bergamasco: Roberto sta disputando un eccellente campionato, e anche ieri il gol di Viola è stato in gran parte merito suo. Però ribadisco: serve con urgenza qualcuno che detti il gioco in mezzo al campo.”
La prossima gara riveste un significato particolare per la squadra e per tutti i tifosi rossoblù: il Cagliari giocherà infatti domenica pomeriggio all’Olimpico contro la Roma del grande ex Claudio Ranieri, che sarà reduce dall’impegnativa trasferta di Bilbao - in programma giovedì - per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League.
“E questo potrebbe rivelarsi un vantaggio per i sardi. È infatti poco ma sicuro che la Roma spenderà tantissime energie in terra basca per strappare una qualificazione che, ora come ora, è assolutamente in bilico. La speranza è che i giallorossi arrivino alla partita contro il Cagliari senza aver potuto recuperare al cento per cento dallo sforzo psico-fisico di Bilbao. E la seconda speranza - mi si conceda una battuta - è che domenica Claudio Ranieri si metta una mano sulla coscienza…”







