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tmw / cagliari / Il punto
A Verona il Cagliari prenota la prossima Serie A. I due uomini che hanno fatto la storia di questa stagione e i mugugni dell'ambiente cagliaritano
Oggi alle 01:10Il punto
di Sergio Demuru
per Tuttocagliari.net

A Verona il Cagliari prenota la prossima Serie A. I due uomini che hanno fatto la storia di questa stagione e i mugugni dell'ambiente cagliaritano

Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

di Sergio Demuru

Una responsabilità solidale. Che coinvolge tutti. A Verona il Cagliari ha trionfato, nonostante fosse privo di due pedine fondamentali, che hanno fatto la storia di una stagione per certi versi travagliata e sicuramente alterna nelle prestazioni e nei risultati. Roberto Piccoli e Yerry Mina fuori dai giochi, non una coppia qualunque. Il primo per squalifica (somma di ammonizioni) ed il secondo per infortunio.

Nel corso dell’attuale torneo hanno mostrato la loro valenza nel sistema della compagine rossoblù. Piccoli, con nove reti all’attivo, è risultato un terminale imprescindibile nel contesto del gioco voluto da Davide Nicola, il colombiano Mina ha confermato, dopo le prove della scorsa stagione, che l’attaccamento alla maglia non è opzione solo dei giocatori indigeni, ma vale anche per coloro che arrivano da oltre-Oceano. Su entrambi occorrono ricordare episodi che spesso hanno prodotto qualche mugugno in un ambiente cagliaritano atipico nelle proprie manifestazioni e contaminato da superficialità nella critica.

Piccoli non era ritenuto ancora maturo per caricarsi sulle spalle tutto il peso di un attacco che avrebbe dovuto essere maggiormente incisivo e comunque utile per poter centrare il traguardo della salvezza in men che non si dica. Sinora ha messo a segno 9 reti (in 33 gare giocate) ed è il suo record personale, migliorabile da qua a fine torneo. Ha fatto meglio di quando ha giocato a Lecce (5 gol il 35 partite totali) e Spezia (5 con 20 presenze). Tutto nella massima serie. Spesso e volentieri Piccoli quest’anno al Cagliari si è ritrovato da solo ad affrontare difese contro le quali occorreva invece avere una spalla concreta per riuscire a trovare le giuste cadenze.

Non è stato certamente Gianluca Lapadula, poi partito nel mercato di riparazione, e neppure Luvumbo, angolano ancora in cerca di una propria collocazione in un contesto di squadra. Talvolta Viola ha provato a fare il secondo attaccante, ma si vedeva lontano un miglio che attaccante non è. Ed ecco che Piccoli ha dovuto fare di necessità virtù. Si è arrangiato, ha sgomitato, sbuffato, preso colpi, ma alla fine ha collezionato un bottino di gol per nulla trascurabile. Di testa, di piede, con opportunismo, ha comunque spesso timbrato il cartellino.

È vero, potrebbe essere considerato più una seconda punta che non una prima, ma ha comunque nel suo arco tante frecce e, essendo un ventiquattrenne, un notevole margine di crescita. Per quanto riguarda Yerry Mina, merita un capitolo a parte. È arrivato nella scorsa stagione quasi in punta di piedi, il primo febbraio 2024, nel mercato di riparazione. E non ha perso tempo. Si è immediatamente integrato nel tessuto di squadra, evidenziando quel carattere che i difensori sudamericani hanno insito nel loro DNA. Si è legato al Cagliari in maniera viscerale, nonostante abbia vinto Liga e Coppa in Spagna con il Barcellona. Caratterialmente forte, ha una personalità spiccata che gli ha permesso di essere un “leader” difensivo di primo livello.