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Il sindaco di Arzachena contro Nicola Riva: "L’ha detta male? Si spieghi"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 16:15News
di Martina Musu
per Tuttocagliari.net

Il sindaco di Arzachena contro Nicola Riva: "L’ha detta male? Si spieghi"

Roberto Ragnedda, sindaco di Arzachena, cuore della Costa Smeralda, non ha gradito le recenti dichiarazioni di Nicola Riva, figlio di Gigi e consigliere del Cagliari Calcio. Il tutto è nato dai cori della curva del Milan durante la partita contro il Cagliari a San Siro, dove i tifosi hanno intonato a gran voce: «Tornerete in serie Bee», con un chiaro riferimento al belato delle pecore.

Riva ha risposto difendendo l’identità della Sardegna, trasformando l’insulto in un punto d’orgoglio: «Grazie, perché con questi cori ci date la carica». Ma è stata la sua battuta successiva a scatenare polemiche: «Se proprio volete farci male, chiamateci “costa smeraldini”».
Il sindaco Ragnedda non vuole alzare i toni, almeno nelle intenzioni: «Non voglio fare polemica», ha dichiarato. Tuttavia, il senso delle sue parole non lascia spazio a fraintendimenti. «Siamo tutti d’accordo con Riva quando difende l’identità della Sardegna, ma questa difesa deve valere per tutta l’Isola, senza escludere una delle sue zone più celebri e rappresentative», ha sottolineato Ragnedda. La Costa Smeralda, secondo il primo cittadino, non può essere ridotta a uno stereotipo superficiale o, peggio, negativo.
Il sindaco ha poi respinto qualsiasi contrapposizione tra le diverse anime della Sardegna: «La Costa Smeralda ha dato visibilità in tutto il mondo alla nostra terra. Non possiamo accettare che venga considerata qualcosa di cui vergognarsi». Ragnedda ipotizza che il riferimento di Riva sia stato frainteso o espresso male, puntando il dito contro certi “continentali” che, da turisti, hanno dimostrato comportamenti poco edificanti: «Ma questi atteggiamenti non riguardano solo la Costa Smeralda», ha precisato. Il messaggio finale è chiaro: «Spero che Riva l’abbia detta male e vorremmo delle spiegazioni». Un appello che lascia intendere come la questione, per il sindaco, sia tutt’altro che chiusa.

Lo riporta L'Unione Sarda.