Il 2024 del Cagliari da maggio a luglio: "Ranieri l'ha fatto di nuovo", poi l'addio...

Si apre il mese cruciale per il Cagliari, quello di maggio, che dopo aver inanellato una serie importante di risultati utili contro Atalanta, Inter e Juventus (5 punti su 9 disponibili) dovrà fare un ultimo sforzo per raggiungere una salvezza molto sofferta. Una prima opportunità di dare un colpo decisivo della salvezza fallisce contro il Lecce: i rossoblù giocano bene per un tempo, vanno in vantaggio con Mina, ma rimangono in dieci perl e'spulsione di Gaetano proprio sul finire della prima frazione. Nella seconda i salentini trovano il pareggio nel finale grazie a Krstovic, con il Cagliari sulle gambe per la fatica. La settimana successiva, in quel di Milano, i ragazzi di Ranieri non scendono neppure in campo, tant'è vero che il Milan passeggia con il risultato di 5-1. 

L'ESODO DI REGGIO EMILIA. La salvezza porta la data del 19 maggio, e coincide con l'esodo dei tifosi rossoblù verso lo stadio Mapei di Reggio Emilia: sono in migliaia i supporter che invadono letteralmente l'impianto del Sassuolo, e Ranieri non delude. Il suo Cagliari affronta un avversario che di li a qualche ora avrebbe gustato l'amaro sapore della retrocessione, e nel secondo tempo regola la questione grazie alla prima rete in campionato di Prati ed al rigore di Lapadula. Al ritorno ad Elmas la squadra viene accolta da tutta la Sardegna festante: il Cagliari è salvo, e lo slogan ricorrente in quei giorni sarà "Ranieri l'ha fatto di nuovo", in ricordo dello stesso risultato ottenuto 37 anni prima.

RANIERI LASCIA. Il campionato non è ancora termianto che Sir Claudio dice "basta". Nella location del Teatro Massimo annuncia il suo addio al Cagliari ed al calcio in generale. Nella sua carriera ha ottenuto tantissimi successi, ed il cerchio si è concluso dove tutto è cominciato, in Sardegna. Pochi giorni più tardi, Ranieri si prende la scena all'Unipol Domus, dove viene osannato da tutti, e pure gli avversari, la Fiorentina e l'arbitro Prontera, lo applaudono. La sconfitta per 2-3, che verrà ricordata giusto per l'esordio con goal del giovanissimo Kingstone Mutandwa, passerà decisamente in secondo piano. 

Nel mese di giugno la società si mette subito al lavoro per individuare un degno sostituto: i nomi che spuntano vanno da Juric, a Dionisi, passando per D'Aversa e Razvan Lucescu. Alla fine i radar vengono puntati su Davide Nicola, esperto di salvezze impossibili da subentrante. La trattativa è in salita poichè il tecnico è ancora sotto contratto coi toscani, e questo rese necessario un passaggio in Camera di Conciliazione per la risoluzione del contratto e il pagamento da parte del Cagliari degli stipendi dovuti precedentemente dall'Empoli]. Seppur già al lavoro per la stagione da fine giugno, ufficialmente Nicola diventa il tecnico dei sardi solo il 5 luglio, rendendo il Cagliari l’ultimo club in ordine cronologico della Serie A ad annunciare il proprio allenatore. Ed è proprio a luglio che arrivano i primi colpi di mercato: da Luperto, a Felici, fino al trio Zortea, Adopo e Piccoli. Il 29 maggio saluta anche Nahitan Nandez: il Leone di Punta de l'Este firma un triennale da 10 milioni di euro all'anno in Arabia.