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Inter, non solo mugugni social: Asllani, è una bocciatura. Garanzie da Acerbi o un difensore
Più sui social che allo stadio. I fischi per Kristjan Asllani viaggiano su X e compagnia, più che a San Siro: qualcuno, all'uscita contro il Bologna, avrà pure fischiato il centrocampista dell'Inter. Ma la disapprovazione generale di cui pure si è letto e discusso in questi giorni non c'è stata, se non a voler costruire tutti i costi un processo di "correizzazione" dell'ex Empoli. Che i tifosi lo considerino ormai acqua promettente ma passata, questo è vero.
Più rilevante, a essersi fatto quest'idea pare ormai essere Simone Inzaghi. Che, va detta la verità, anche in passato non aveva nascosto a giocatore e dirigenza la sua idea che, forse, fosse meglio giocare altrove e avere a Milano qualcun altro. Con l'Empoli è nettamente favorito Piotr Zielinski per il ruolo di regia, delicatissimo in una fase non difficile ma neanche semplicissima della stagione nerazzurra. Se non è una bocciatura questa, nel momento in cui il ko di Calhanoglu prometteva continuità ad Asllani, quale? L'Inter, del resto, sta lavorando già al post Asllani: si chiama Petar Sucic e gioca in Croazia, non certo l'unico nome.
Il vero tema, in un mercato di gennaio che doveva essere inesistente, poi si è risvegliato e alla fine potrebbe anche non regalare colpi di scena, riguarderebbe a ben vedere la difesa. Il vai e vieni di Francesco Acerbi, pienamente recuperato per la gara con i toscani, non trasmette troppa tranquillità, quella che il centrale italiano è sempre stato abituato a infondere a squadra e tifosi. Servono garanzie in tempi relativamente rapidi o altrimenti tornare davvero sul mercato per mettere a disposizione di Inzaghi un'alternativa a De Vrij, fin qui inossidabile come non sempre lo è stato nel corso della sua carriera.
Più rilevante, a essersi fatto quest'idea pare ormai essere Simone Inzaghi. Che, va detta la verità, anche in passato non aveva nascosto a giocatore e dirigenza la sua idea che, forse, fosse meglio giocare altrove e avere a Milano qualcun altro. Con l'Empoli è nettamente favorito Piotr Zielinski per il ruolo di regia, delicatissimo in una fase non difficile ma neanche semplicissima della stagione nerazzurra. Se non è una bocciatura questa, nel momento in cui il ko di Calhanoglu prometteva continuità ad Asllani, quale? L'Inter, del resto, sta lavorando già al post Asllani: si chiama Petar Sucic e gioca in Croazia, non certo l'unico nome.
Il vero tema, in un mercato di gennaio che doveva essere inesistente, poi si è risvegliato e alla fine potrebbe anche non regalare colpi di scena, riguarderebbe a ben vedere la difesa. Il vai e vieni di Francesco Acerbi, pienamente recuperato per la gara con i toscani, non trasmette troppa tranquillità, quella che il centrale italiano è sempre stato abituato a infondere a squadra e tifosi. Servono garanzie in tempi relativamente rapidi o altrimenti tornare davvero sul mercato per mettere a disposizione di Inzaghi un'alternativa a De Vrij, fin qui inossidabile come non sempre lo è stato nel corso della sua carriera.
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