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Bologna, Fenucci parla del rinnovo di Sartori: "Arriveremo alla soluzione"
A margine dell'evento "Sin dall’inizio forza Bologna", l'amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci ha commentato: "Abbiamo fatto una riunione con Italiano e Sartori per capire quali possono essere le necessità. Se dovesse capitare un'occasione la valuteremo. Se pensiamo a nuovi innesti dobbiamo però pensare a qualche uscita - riporta Bolognanews.net -. Stiamo parlando con Giovanni del contratto, per me non ci sono problemi, per lui non sembra che ce ne siano. Arriveremo alla soluzione. Quando troveremo la soluzione la comunicheremo".
Il livello attuale del Bologna e le prospettive di crescita?
"Si è elevato il livello della squadra. Dopo un inizio un po' più complesso, devo fare i complimenti ad Italiano e al suo staff che hanno alzato la qualità delle prestazioni. Ci auspicavamo la continuazione di un calcio propositivo e divertente. Lo stiamo facendo. Abbiamo perso qualche punto, ma speriamo di recuperarli. Essere in Europa è importante, come noi ci sono delle società attrezzate per arrivarci e noi faremo il possibile per rimanere agganciati al treno delle competizioni europee. Dobbiamo pensare domenica dopo domenica, andiamo a giocarcele e poi vediamo dove saremo. non dimentichiamoci la Coppa Italia, dove vorremo provare a far meglio".
Gli arbitri e gli episodi?
"Non parlo volentieri degli arbitri, quando l'ho fatto è stato perché ci sono stati gli estremi per intervenire. Nella ricerca delle uniformità delle decisioni, si sta sempre andando verso la ricerca del particolare. Rimani un po' perplesso di fronte ad alcuni rigori dati nel campionato italiano. L'uniformità si sta trasformando nel fischiare ogni cosa Sono contento del ruolo di consigliere di Lega, per la prima volta grazie a tante proprietà straniere in lega si è raggiunta la consapevolezza di investire sul calcio italiano. Al di là del gioco, l'industria ha delle sfide molto complesse. La Lega deve dare delle risposte da imprenditore con investimento sul settore digitale. Deve intervenire sulla situazione stadi che ci vede arretrati".
Il restyling del Dall'Ara?
"Non stiamo aspettando gli Europei. È un bene che Firenze sia già partita, noi come molti progetti abbiamo subìto le conseguenze del rialzo dei prezzi. Ogni progetto poi è un unicum e il nostro è un'operazione complessa, parliamo di uno stadio del 1927. Abbiamo avuto delle interlocuzioni con la politica e l'idea è quella di trovare dei fondi che accompagnino il capitale dei privati".
Il livello attuale del Bologna e le prospettive di crescita?
"Si è elevato il livello della squadra. Dopo un inizio un po' più complesso, devo fare i complimenti ad Italiano e al suo staff che hanno alzato la qualità delle prestazioni. Ci auspicavamo la continuazione di un calcio propositivo e divertente. Lo stiamo facendo. Abbiamo perso qualche punto, ma speriamo di recuperarli. Essere in Europa è importante, come noi ci sono delle società attrezzate per arrivarci e noi faremo il possibile per rimanere agganciati al treno delle competizioni europee. Dobbiamo pensare domenica dopo domenica, andiamo a giocarcele e poi vediamo dove saremo. non dimentichiamoci la Coppa Italia, dove vorremo provare a far meglio".
Gli arbitri e gli episodi?
"Non parlo volentieri degli arbitri, quando l'ho fatto è stato perché ci sono stati gli estremi per intervenire. Nella ricerca delle uniformità delle decisioni, si sta sempre andando verso la ricerca del particolare. Rimani un po' perplesso di fronte ad alcuni rigori dati nel campionato italiano. L'uniformità si sta trasformando nel fischiare ogni cosa Sono contento del ruolo di consigliere di Lega, per la prima volta grazie a tante proprietà straniere in lega si è raggiunta la consapevolezza di investire sul calcio italiano. Al di là del gioco, l'industria ha delle sfide molto complesse. La Lega deve dare delle risposte da imprenditore con investimento sul settore digitale. Deve intervenire sulla situazione stadi che ci vede arretrati".
Il restyling del Dall'Ara?
"Non stiamo aspettando gli Europei. È un bene che Firenze sia già partita, noi come molti progetti abbiamo subìto le conseguenze del rialzo dei prezzi. Ogni progetto poi è un unicum e il nostro è un'operazione complessa, parliamo di uno stadio del 1927. Abbiamo avuto delle interlocuzioni con la politica e l'idea è quella di trovare dei fondi che accompagnino il capitale dei privati".
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