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Bologna, il sogno playoff si allontana. E manca ancora il gol europeo
Resta l’amarezza di non aver cavalcato l’onda di un’atmosfera da “notti magiche” in quel Dall’Ara dove il Bologna si piega alle qualità tecniche e fisiche del Monaco che trova la rete del definitivo vantaggio a meno di cinque minuti dal fischio finale. Quella zona che contro il Lecce era stata di proprietà dello stesso Bologna con il gol di Orsolini, ieri se la sono presa i francesi togliendo sul più bello ai padroni di casa il sogno di poter dire ancora qualcosa in questa sfida di Champions. Con lo 0-1 in favore degli ospiti si allontana così anche quell’obiettivo playoff citato alla vigilia del match, non ancora impossibile ma sicuramente sempre meno nel raggio d’azione della compagine felsinea.
La prestazione, però, - quella cara ad Italiano - non è mancata, soprattutto in un secondo tempo in cui i rossoblù sono stati in larga parte padroni del campo, colpevoli solo di non aver trovato la palla decisiva per far festa insieme al Dall’Ara. Nulla da fare per i felsinei che nel primo tempo si sono visti persino annullare la rete che aveva fatto sobbalzare lo stadio: Castro segna ma Ndoye è in netto fuorigioco e l’assistente dell’arbitro correttamente segnala. Il Dall’Ara – strozzato – incassa il colpo sperando fino alla fine in una nuova esultanza che purtroppo però non arriverà mai.
A mancare ancora è anche la rete europea. In nessuna delle gare disputate il Bologna è infatti riuscito a mettere a segno un gol, sintomo delle difficoltà che la formazione sta trovando di fronte ad avversari qualitativamente importanti. Contro il Monaco viene poi a meno il sogno del terzo clean sheet consecutivo. Dopo Cagliari e Lecce il Bologna macchia le sue prestazioni difensive con il gol su calcio d’angolo subito per mano francese. La coppia Beukema-Lucumì questa volta non basta: la linea composta dal centrale olandese - che contro il Lecce ha festeggiato il traguardo della duecentesima partita tra i professionisti – e quello colombiano viene infatti scalfita allo scadere.
Con un solo punto all’attivo in una classifica dai grandi nomi, il Bologna deve sperare in un’impresa per riuscire a conquistare i citati playoff. Nel mentre, però, c'è un campionato che va avanti con la prossima sfida a Roma che impensierisce già Italiano e Co. Da domani la squadra tornerà a lavorare sul campo per preparare il match dell'Olimpico e, chissà, rinascere proprio la dove lo scorso anno ha sorpreso tutti per ben due volte.
La prestazione, però, - quella cara ad Italiano - non è mancata, soprattutto in un secondo tempo in cui i rossoblù sono stati in larga parte padroni del campo, colpevoli solo di non aver trovato la palla decisiva per far festa insieme al Dall’Ara. Nulla da fare per i felsinei che nel primo tempo si sono visti persino annullare la rete che aveva fatto sobbalzare lo stadio: Castro segna ma Ndoye è in netto fuorigioco e l’assistente dell’arbitro correttamente segnala. Il Dall’Ara – strozzato – incassa il colpo sperando fino alla fine in una nuova esultanza che purtroppo però non arriverà mai.
A mancare ancora è anche la rete europea. In nessuna delle gare disputate il Bologna è infatti riuscito a mettere a segno un gol, sintomo delle difficoltà che la formazione sta trovando di fronte ad avversari qualitativamente importanti. Contro il Monaco viene poi a meno il sogno del terzo clean sheet consecutivo. Dopo Cagliari e Lecce il Bologna macchia le sue prestazioni difensive con il gol su calcio d’angolo subito per mano francese. La coppia Beukema-Lucumì questa volta non basta: la linea composta dal centrale olandese - che contro il Lecce ha festeggiato il traguardo della duecentesima partita tra i professionisti – e quello colombiano viene infatti scalfita allo scadere.
Con un solo punto all’attivo in una classifica dai grandi nomi, il Bologna deve sperare in un’impresa per riuscire a conquistare i citati playoff. Nel mentre, però, c'è un campionato che va avanti con la prossima sfida a Roma che impensierisce già Italiano e Co. Da domani la squadra tornerà a lavorare sul campo per preparare il match dell'Olimpico e, chissà, rinascere proprio la dove lo scorso anno ha sorpreso tutti per ben due volte.
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