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Bologna, Dallinga: "Io devo stare calmo. Castro? Sarebbe interessante giocare insieme"
Thijs Dallinga, centravanti del Bologna, al Corriere dello Sport di oggi parla del momento difficile che sta vivendo in queste prime settimane di Serie A: "È il gioco mentale dell'attaccante. Le persone guardano a quanti gol hai segnato, dunque è normale che magari entri 5 minuti, non c'è tanto tempo per segnare, ma la gente vede che per un'altra partita non hai segnato. Se, però, guardi ai minuti che ho giocato o le partite che ho iniziato non sono così tante. Io devo stare calmo, ci sono momenti in cui un attaccante non segna, ne ho già vissuti in carriera e non devo preoccuparmi, solo continuare a lavorare".
Quali sono stati i suoi momenti difficili?
"Quando ero al Groningen sono stato infortunato per un lungo periodo e volevo fermarmi, ma anche all'Excelsior ho segnato tanto ad inizio stagione, poi dopo l'inverno sono rimasto a secco per alcune settimane e la gente diceva "non segna più" e bla, bla, bla: sono cose che mi fanno sorridere".
Quindi anche le voci sull'eventualità di un innesto in attacco a gennaio non le ascolta?
"Non sono informazioni utili a me, sono cose che non posso controllare. Sono arrivato con positività, se alcuni dicono, quando non segni per un paio di settimane, che c'è bisogno di qualcun altro è una parte del mondo del calcio. Non mi faccio confondere da queste cose. Io ho firmato qua per 4 stagioni e non sono di certo uno che si arrende. Non segnare per un paio di settimane non è per me un motivo per lasciare".
Per ora basta la competizione interna con Castro.
"C'è una sana competizione, nel Bologna ce n'è sempre, serve alla squadra: entrambi diamo il nostro massimo in campo".
Pensa che potreste anche giocare insieme?
"Per me non ci sarebbero problemi. In Olanda ho giocato in un modulo con la doppia punta e ho segnato tanti gol. Sarebbe interessante, ma non siamo nè io nè lui a decidere".
Quali sono stati i suoi momenti difficili?
"Quando ero al Groningen sono stato infortunato per un lungo periodo e volevo fermarmi, ma anche all'Excelsior ho segnato tanto ad inizio stagione, poi dopo l'inverno sono rimasto a secco per alcune settimane e la gente diceva "non segna più" e bla, bla, bla: sono cose che mi fanno sorridere".
Quindi anche le voci sull'eventualità di un innesto in attacco a gennaio non le ascolta?
"Non sono informazioni utili a me, sono cose che non posso controllare. Sono arrivato con positività, se alcuni dicono, quando non segni per un paio di settimane, che c'è bisogno di qualcun altro è una parte del mondo del calcio. Non mi faccio confondere da queste cose. Io ho firmato qua per 4 stagioni e non sono di certo uno che si arrende. Non segnare per un paio di settimane non è per me un motivo per lasciare".
Per ora basta la competizione interna con Castro.
"C'è una sana competizione, nel Bologna ce n'è sempre, serve alla squadra: entrambi diamo il nostro massimo in campo".
Pensa che potreste anche giocare insieme?
"Per me non ci sarebbero problemi. In Olanda ho giocato in un modulo con la doppia punta e ho segnato tanti gol. Sarebbe interessante, ma non siamo nè io nè lui a decidere".
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