Dallinga: "A Bologna la gente vive per il calcio. Castro? Non c'è dualismo, possiamo giocare insieme"
Thijs Dallinga in u'intervista rilasciata al Corriere dello Sport ha parlato dei suoi primi mesi con la maglia del Bologna: "Qua la gente vive per il calcio, ma non è una pressione negativa, è uno stimolo e mi piace molto. Mi dicono che aspettano i miei gol, ma me lo dicono in chiave positiva. È bello. Giocare insieme a Castro? Per me non ci sarebbero problemi. In Olanda ho giocato in un modulo con la doppia punta e ho segnato tanti gol. Sarebbe interessante, ma non siamo nè io nè lui a decidere. C'è una sana competizione, nel Bologna ce n'è sempre, serve alla squadra: entrambi diamo il nostro massimo in campo. Le difficoltà iniziale come quelle vissute qui da Zirkzee? Ho sentito che anche lui ha avuto problemi alla sua prima stagione qui. Penso che siamo due persone completamente diverse, ma forse alcuni dei piccoli problemi iniziali che ho io adesso sono gli stessi. Questo è il calcio. Non hai tempo di adattarti: il tuo club paga tanti soldi per te, le persone si aspettano che vai a segno e giochi bene direttamente e ti supportano; per questa ragione voglio fare lo stesso e se rimango positivo posso ripagare il Bologna. Sogni e obiettivi? Ci sono tante cose per cui lottare questa stagione. Il sogno è vincere la Coppa Italia, andare avanti in Champions League e arrivare il più in alto possibile in Serie A. Mentre a livello personale voglio tornare in campo e fare quello che ho fatto la scorsa stagione. Il ritorno ad Anfield dopo averci già giocato in Europa League? È un luogo iconico, pieno di storia: è davvero speciale giocare lì. La scorsa stagione in Europa League, perdemmo, io segnai un gol. Per me è stato bello tornarci, ho vissuto emozioni extra perchè ho segnato ancora anche se purtroppo il gol è stato annullato. La Champions e le sensazioni in spogliatoio? In Europa finora il periodo è stato difficile. Ancora non abbiamo segnato, ma il momento può cambiare molto velocemente. Questo format ti dà ancora la possibilità di andare avanti. I giochi non sono ancora fatti, abbiamo ancora tempo e partite per passare il turno. I miei modelli di ispirazione? Mi piacevano Van Persie, Van Nistelrooy, Luis Suarez che era nel Groningen che tifavo da bambino e che vedevo allo stadio. Ora c'è Thuram, ma anche Lukaku e io guardo molto Vlahovic, ma non so se siamo comparabili. La Nazionale e Beukema? Nella sua posizione c'è grande competizione nell'Olanda. Per lui sarà una sfida, ma penso che se continua come sta giocando adesso ha la possibilità di arrivare alla Nazionale. Io sono concentrato sul Bologna".
Fonte Bologna Sport News